Come altre celebrazioni durante l’anno, anche San Valentino è diventata preda del materialismo più bieco. E’ retorica degli ultimi tempi asserire che la festa degli innamorati sia diventata una manna per i commercianti. Probabilmente è in parte vero. Volendo toglierci da questa logica di degrado, che riguarda in fondo una festa come un’altra, potremmo risalire alle ragioni per cui sia più facile cadere nelle fauci del consumismo più sfrenato proprio quando la tradizione impone una riscoperta della propria autenticità. Quella dei sentimenti, in questo caso. La ragione è che una festa tipicamente occidentale è stata declinata nel corso del tempo in modi ed epoche diverse nel mondo. Da un lato diventando qualcosa di vagamente simile al Natale, con il dono come elemento centrale, dall’altro esaltando la dimensione emozionale della giornata, aspetto più tipicamente europeo. Un’unica cosa in comune, l’amore. Che è, infatti, universale.
1. Francia
(foto: Lauren Hurt Photography)
Il modo in cui si celebra la festa degli innamorati oltralpe è in realtà praticamente lo stesso degli altri paesi occidentali. Si rifà, appunto, alla figura di San Valentino, la cui storia è avvolta nella leggenda. Non una piacevole, a dire il vero. Scoperto a celebrare matrimoni di soldati a cui era interdetta la celebrazione con rito cattolico, era infatti un prete, fu condannato e poi ucciso. Prima di morire scrisse una lettera alla figlia del carceriere, che aveva aiutato a guarire, firmandosi come “tuo Valentino”. Nella Francia del 1400, la principessa Isabella di Baviera istituì nella commemorazione una “corte suprema dell’amore”, per rendere tributo al santo.
2. Giappone
Come potete immaginare, l’approdo della festa in Giappone è legato alla diffusione massiccia del capitalismo. L’azienda dolciaria Morozoff iniziò una campagna per portare il cioccolato agli innamorati intorno agli anni 50. A sorpresa, l’onere di far bella figura nel giorno degli innamorati ricade sulle donne, che sono tenute a donare cioccolatini agli uomini. Ai colleghi uomini, soprattutto. Dopodiché sono gli uomini ad esser tenuti a ricambiare, con un regalo di maggior valore però. Se si verifica uno scambio di doni è possibile terminare l’esperienza con un appuntamento. Giorno ideale per gli appuntamenti, in Giappone, è considerato la vigilia di Natale.
3. Finlandia ed Estonia
(Estonia – Tartu, Fontana dell’Amore)
Sia la Finlandia che l’Estonia affrontano San Valentino nella sua dimensione più platonica. In Finlandia la festa si chiama Ystävänpäivä e in Estonia sõbrapäev, la cui traduzione è simile a “festa degli amici”. A tal proposito, la giornata è dedicata a ricordare e festeggiare i propri amici più che gli innamorati. Sarebbe auspicabile che anche altri paesi adottassero questa visione della giornata, magari. La dimensione dell’amore non è totalmente assente però. In Estonia i single possono fare un giro sul “love bus” e incontrare altri single in cerca di sistemazione.
4. Cina
Anche in Cina negli ultimi anni è iniziata la celebrazione di San Valentino. Fiori, cioccolatini, piccoli doni la fanno da padrone durante tutta la giornata. Sembra che le donne cinesi si impegnino di più, a tal proposito. Va detto, poi, che la Cina ha un’altra giornata dedicata all’amore: il Quixi Festival. Anch’esso nato e diffusosi come leggenda, si celebra durante il mese di agosto ed incarna i valori di rispetto e lealtà sopra ogni altra cosa. Mentre alcuni festeggiano in entrambe le occasioni, alcuni vedono il giorno di San Valentino come una mera commercializzazione della seconda festa, più radicata nella cultura popolare.
5. Israele
La tradizione ebraica del Tu B’Av è stata di recente assimilata al nostro San Valentino. Si celebra a fine agosto. Oltre ai soliti regali, fiori, dolci, molti israeliani aspettano questa data per dichiararsi o chiedere in moglie la propria amata.
6. Corea del sud
Anche in Corea del sud, come in Giappone, le donne portano del cioccolato ai loro uomini il 14 febbraio. Il 14 di marzo invece tocca agli uomini portare dolci che non siano cioccolato alle donne, in quello che viene denominato white day. Cosa succede se non si ricevono doni? Semplice, crudelmente, in maniera del tutto realistica, il 14 aprile c’è il black day dove i singles si recano al ristorante e ordinano tagliatelle nere. Lamentando il proprio essere soli.