Stressati? E’ il Momento del Colouring

Se pensate che pennarelli e matite colorate siano un’esclusiva delle scuole elementari, e a 13 anni nemmeno sapevate più impugnarli, sappiate di aver fatto un grave errore. Per vostra fortuna, però, siete ancora in tempo a rimediare.

E’ il nuovo must degli psicologi, il peggior nemico dello stress, l’arma micidiale per sconfiggere il logorio della vita moderna, la terapia preferita dai cacciatori di tendenze: stiamo parlando del colouring. In parole povere, l’arte di colorare. Proprio quell’abilità istintiva che da bambini ci faceva superare indenni la noia di pomeriggi interminabili, trascorsi in un allegro disordine di temperamatite, gomme e macchie arcobaleno sulla maglietta e sui polpastrelli.

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Certo, a dirla tutta, niente di nuovo: già Carl Gustav Jung, psichiatra e psicoanalista svizzero del secolo scorso, si era accorto delle potenzialità nascoste nel gesto di colorare, ricollegandovi addirittura l’antica tradizione indiana dei Mandala, disegni circolari che rappresentano la nascita, la maturità, la vita e la rinascita.

Oggi questa attività ludica è in grande spolvero. Prendersi una pausa quotidiana, dedicandola al piacere di giocare con i colori, lasciando che la mano scorra sul foglio spontaneamente, consente di liberare la mente dai pensieri che la opprimono, di rilassarsi abbandonandosi all’istinto infantile e riscoprire così la creatività sopita. Alcuni la considerano persino una tecnica di meditazione. E in effetti, uno studio del 2012, condotto negli Stati Uniti su un gruppo di studenti universitari, sembrerebbe confermarne i benefici: colorare disegni prestampati ha conseguenze significative sull’umore e sulla riduzione dell’ansia.

In Inghilterra e negli Stati Uniti, come rileva il New York Times, quello dei “colouring books” è già un fenomeno, tanto da aver scalato negli ultimi mesi la classifica di vendite di Amazon. Tra gli autori più noti, l’illustratrice scozzese Johanna Basford, i cui quaderni da colorare hanno titoli evocativi, come Secret Garden e Enchanted Forest, e ben presto si sono trasformati in bestseller.

Il più entusiasta della nuova moda è, ovviamente, il pubblico femminile. Gli esperti non si stupiscono: le donne sono naturalmente più portate ad ascoltare i propri bisogni interiori e ad assecondarli, ritagliandosi momenti per prendersi cura di se stesse. Ma la voglia di tornare un po’ bambini coinvolge tutti, anche gli uomini, che dal canto loro sono sempre stati assidui frequentatori di quello che gli anglosassoni chiamano “Peter Pan Market”: in fondo, il bambino che non voleva crescere qualche ragione forse l’aveva.

Colorare da soli piace, ma in gruppo è ancora meglio: da qualche tempo, infatti, si stanno creando vere e proprie community, fondate sulla condivisione di questa passione, i cui risultati variopinti vengono poi puntualmente documentati postandoli sui social network (e pare che su questo fronte Instagram sia gettonatissimo). Perciò, se volete partecipare, avvisate amici e parenti che quest’anno si torna ai vecchi tempi: sotto l’albero solo album da colorare, altro che smartphone.