Useless class: come la tecnologia renderà molti lavori inutili

Gli esperti la chiamano “useless class”, traducibile in italiano come “la classe degli inutili”, un gruppo più o meno ampio di lavoratori che in meno di vent’anni non serviranno più al mondo e verranno completamente sostituiti da intelligenza artificiale e tecnologia. In un mondo che diventa sempre più autonomo e virtuale, non sorprende che figure come autisti, cassieri e segretari, ma anche cuochi, camerieri e baristi dovranno cedere il posto a un sistema robot più veloce, efficiente ed economico.

È probabile anche che inizieranno a sparire interi locali fisici, per lasciare spazio a soluzioni virtuali già in uso, ma destinate a crescere ancora di più. Ad esempio, molti casinò chiuderanno perché meno convenienti rispetto alla controparte virtuale, come si può vedere in questo articolo sui migliori bonus Casinò online. Questo scenario da un lato tragico porterà anche alla nascita di molte nuove figure lavorative. Ad esempio, aumenteranno i posti per programmazione e sviluppo di intelligenza artificiale, software, interfacce virtuali e robot.

Perché la tecnologia sostituirà l’uomo?

Il motivo per cui la tecnologia è destinata a sostituire e, anzi sta già sostituendo l’uomo in tanti ambiti è basato su una semplice teoria degli algoritmi. Considerato l’uomo, ma qualsiasi animale, come un algoritmo organico, è dimostrabile che le azioni compiute da un algoritmo non dipendono dal materiale di cui è fatto. Ad esempio, un abaco in legno o in ferro permette di eseguire le stesse operazioni.

Per questo, non si può pensare che un algoritmo organico (uomo) sia in grado di compiere delle azioni irripetibili da un algoritmo inorganico (computer). A prescindere che il materiale principale siano atomi di carbonio o atomi di silicio, le operazioni sono comunque ripetibili. Di conseguenza, la tecnologia prima o poi è destinata a sostituire l’uomo in qualsiasi ambito, anche se alcuni lavori e settori saranno influenzati dal progresso (e anzi già lo sono) per primi.

Qual è il futuro per la useless class?

Molti si iniziano a chiedere cosa succedere a tutte le persone che si ritroveranno gradualmente senza lavoro man mano che il progresso li sostituirà. Ad esempio, in pochi anni le società di taxi potrebbero decidere di implementare automobili a guida autonoma, lasciando a casa tantissimi tassisti. Lo stesso potrebbe verificarsi per treni e autobus.

Addetti di call center e consulenti assicuratevi saranno due altre figure che scompariranno presto per lasciare il posto ad assistenti virtuali, che come dimostrato dalle recenti tecnologie presentate da Google, stanno diventano molto più intelligenti, non solo in grado di adattarsi alle domande dell’utente, ma tenere una conversazione vera e propria senza che la persona dall’altra parte si accorga o quasi.

La soluzione per far fronte alla nascita della useless class, secondo alcuni esperti, sarà la nascita di un reddito universale. Dato che il lavoro che prima veniva svolto dalle persone ora viene svolto da delle macchine, i governi daranno un importo fisso mensile per il sostentamento. Per scoprire se questa sarà la realtà o solo un’utopia, basterà attendere ancora qualche anno.