Negli ultimi anni è sempre in aumento il numero di persone che vuole intraprendere la carriera di freelance e mettersi in proprio. Di origine inglese, la parola freelance era utilizzata in battaglia per indicare i soldati che non servivano un comandate specifico ma che combattevano per il signore che li stipendiava. Oggi il termine viene utilizzato per tutti quei professionisti del campo giornalistico, legale, sanitario ed economico che hanno deciso di non dipendere da società o imprese.
Uno dei tanti motivi che spinge molti dipendenti a rinunciare al proprio posto da dipendete è certamente la comodità di non avere un contratto vincolante con l’impresa e la possibilità di lavorare nel posto che si preferisce. Sono molti i luoghi a cui un freelance può aspirare. Ma deve anche tener conto dei costi che ne derivano.
Secondo un rapporto realizzato da PeoplePerHour, una società inglese che ha a che fare con il mondo dei freelance, un gran numero di liberi professionisti preferisce spostarsi dal proprio Paese a causa dei costi della vita. Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda: questi sono alcuni dei Paesi in cui il costo della vita è più alto. In particolar modo in Gran Bretagna, dove i costi sono aumentati notevolmente negli ultimi 3 anni a causa dell’inflazione subita dallo Stato. Tuttavia, come ha riportato la ricerca, ci sono alcune nazioni in cui il costo della vita è notevolmente basso e favorevole per tutti coloro che hanno deciso di intraprendere questa strada.
Di seguito vi riportiamo i 9 Paesi preferiti dai freelance perchè vantano un costo medio della vita piuttosto basso. La classifica è stata realizzata tenendo conto delle spese alimentari, degli affitti e delle utilities.