Sono molti i servizi e i prodotti firmati Apple che vengono utilizzati da milioni di persone al mondo ogni giorno. Tra questi però ve n’è uno che, seppur lanciato ormai tre anni fa, fatica ad imporsi sul mercato: stiamo parlando di Apple Pay.
Ma di che si tratta? È un servizio di pagamento supportato da iPhone (a partire da iPhone 6), che consente di memorizzare le carte di credito e di pagare direttamente attraverso il telefono, fornendo come identificazione la scansione dell’impronta digitale.
Il sistema funziona, per chi non possedesse un iPhone, anche attraverso Apple Watch e sfrutta la connettività NFC, ovvero la comunicazione in prossimità, che permette una connessione wireless a corto raggio tra due dispositivi: basta avvicinare il proprio device Apple al Pos contactless ed il gioco è fatto.
La domanda sorge dunque spontanea: perché fino ad ora Apple Pay non sembra aver riscosso un grande successo? Perché solo il 27% dei potenziali clienti lo ha usato, di cui non più dell’8% con un’incidenza settimanale?