Bazillion Beings, la Startup Armena che Vuole Creare un Mondo Fatto di Bot

Si chiama Pegor Papazian, è uno startupper e immagina un mondo…che non esiste! Un mondo digitale, pieno di abitanti virtuali che vivono, lavorano e crescono. È il mondo di Bazillion Beings, un’impresa giovane e innovativa armena, che sta sviluppando una piattaforma capace di portare i bot fuori dai sistema di messaggistica istantanea e farli vivere in un mondo loro fatto di necessita (nostre) reali.

 

A spiegarlo meglio è lo stesso Papazian a Mashable: “L’idea di base di Bazillion Beings è quella di automatizzare il processo di creazione di mashup di servizi. Pensate a tutte le applicazioni che di possono creare combinando servizi diversi. Vogliamo farlo attraverso i bot”.

 

Chiamati Lifos, per riportare ancora di più alla mente un concetto di essere vivente, i bot saranno in grado di interagire tra loro, condividendo informazioni e imparando dall’esperienza degli utenti. Un mondo volto a semplificare la nostra vita partendo dalla loro totale indipendenza. “E’ come un luogo di libero mercato – dice Papazian – i Lifos possono diventare anche finanziariamente indipendenti”.

 

La società, fondata nel 2013 a Yerevan e 100% armena, conta oggi 6 dipendenti a tempo pieno. Tutti impegnati a sviluppare l’idea e a cercare un primo importante round d’investimento.

 

In questo momento, nella fase di test, l’azienda sta sperimentando 10 bot. Uno dei quali suggerisce ristoranti, un altro crea playlist in collaborazione con gli amici.

 

Per chi dubitasse delle capacità e delle potenzialità della startup, qualche precisazione. Papazian è laurato al MIT, dove si è specializzato in intelligenza artificiale con esperti del calibro di Marvin Minsky e Patrick Wintson. Il comitato consultivo, invece, è composto dal CEO di Wolfram Research Stephen Wolfram, l’ingegnere di Uber Raffi Krikorian, l’amministratore delegato di Industrail Toys Alex Seropian e il fondatore di Halo Bungie Studios.

 

Bazillion Beings Bot Brower from Bazillion Beings on Vimeo.