Binari Fotovoltaici e Autobus Elettrici: Ecco Come Viaggeranno i Pendolari del Futuro

Il recente Dieselgate, lo scandalo che ha portato alla luce le pratiche scorrette operate da Volkswagen in fatto di emissioni nocive, è visto da molti commentatori come l’evento catalizzante che potrebbe spingere governi e case automobilistiche a rivalutare le proprie politiche nel campo della mobilità ecosostenibile.

Mentre le auto elettriche si spingono sempre oltre in termini di autonomia di guida (la nuova Tesla Model X ha un range di 400 km e anche la piccola Nissan Leaf può viaggiare fino a 200 km con una sola carica), il modo piú efficace per abbassare l’impatto ambientale del comparto mobilità potrebbe arrivare dal trasporto pubblico, in particolar modo nel settore ferroviario. I treni infatti non sono altro che degli enormi veicoli elettrici in grado di trasportare un grande quantitativo di persone per centinaia di chilometri, inquinando tra il 50 e il 75% in meno di un’auto a parità di chilometro/passeggero. Il risparmio in termini di CO2 e polveri sottili dipende tuttavia fortemente dal mix di elettricità utilizzata per alimentare i convogli, ed è qui che entra in gioco l’idea di utilizzare esclusivamente fonti di energia rinnovabile.

Secondo un recente studio apparso su Greentech Media, basterebbe ricoprire piccoli tratti della rete ferroviaria di una città per garantire un trasporto 100% ecosostenibile ai suoi abitanti, come nel caso di Chicago. La capitale dell’Illinois è attraversata da 31 miglia (50 km all’incirca) di binari del treno e della metropolitana; se anche solo 18 di queste miglia fossero ricoperte da tettoie montanti pannelli solari, si potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno energetico della rete per un anno intero. E Chicago non è una città molto assolata. L’uso delle tettoie permetterebbe inoltre l’integrazione di barriere antisuono ai lati delle rotaie, risolvendo al contempo anche il problema dell’inquinamento acustico nei grandi centri urbani. Le ferrovie di stato tedesche Deutsche Bahn offrono già l’opzione per viaggiare esclusivamente con energia pulita con il programma Ökostrom, ma questo passo in avanti renderebbe il trasporto su rotaia completamente verde e autosufficiente.

C’è poi anche chi sta pensando alla creazione di autobus e pullman a impatto zero. Proterra, una start-up statunitense, ha messo a punto un bus ibrido in grado di coprire piú di 1000 km in un giorno e fino a 300 km con una sola carica, grazie all’accoppiata batteria/range extender che permette di immagazzinare ben 320 kWh (kilowattora) di energia, l’equivalente di quasi quattro Tesla Model X e ben dieci Nissan Leaf. La ricarica superveloce ad ogni fermata o al termine della corsa è infine garantita dall’utilizzo di batterie a base di ossido di titanato di litio (LTO).

Insomma, coloro che scelgono i mezzi pubblici per una questione di costi e impatto ambientale avranno presto una ragione in piú per lasciare la macchina nel garage, o addirittura per non comprarla affatto. Essendo queste tecnologie già esistenti e commercializzate, l’unico freno al momento sembra essere la titubanza del legislatore.