Isaiah ha 27 anni, vive a San Francisco, ha un reddito annuo di $36.000 e nessun risparmio per il giorno in cui andrà in pensione. Anzi, il suo motto è «the poorer, the better». «Povero è meglio – diremmo noi – così non ho niente da perdere».
Chi è Isaiah?
E’ un nome di fantasia dietro il quale si cela il CEO di una start up innovativa valutata $20.000.000 di cui detiene una quota pari al 30% ed è uno degli intervistati dal blog The Hustle che ha condotto un’indagine su un campione di 133 startupper riguardo stipendi, risparmi, conti corrente e debiti.
Stipendio e conto corrente
La prima cosa che salta all’occhio è che la maggior parte degli intervistati è ben lontana dagli stipendi da capogiro dell’immaginario collettivo, anzi, una fetta rilevante (28 su 133) dichiara di non guadagnare niente dalla propria attività. I bassi stipendi sono motivati dalla loro spiccata propensione per le nuove sfide, come spiega Marcus, 42 anni: «avere e dipendere da uno stipendio alto è una maledizione, ti impedisce di cercare sempre nuovi progetti in cui buttarti».
Questo non significa che 28 imprenditori abbiano accettato di lavorare senza avere uno stipendio, in questa stima non rientrano le quote di partecipazione alla start up degli intervistati. Analizzando i dati infatti, emerge che chi ha dichiarato un reddito pari a $0 ha partecipazioni più alte degli altri: dei 28 totali 16 possiedono interamente la propria impresa.