Considerata una delle tappe più importanti nello sviluppo della civiltà umana, l’agricoltura costituisce uno dei settori più antichi e più resistenti della nostra storia. È il settore che più di ogni altro ha condizionato e rivoluzionato le nostre abitudini e il nostro stile di vita. Le sue origini sono da ricondurre all’uomo primitivo; tracce di agricoltura risalgono infatti a più di 20.000 anni fa, nella zona della Mesopotamia. Il bisogno di cibo, la capacità di riconoscere ciò che di commestibile offriva la natura e la lunga osservazione della terra, sembrano essere stati i motivi che hanno spinto i nostri antenati ad introdurre le prime tecniche di coltivazione.
Dobbiamo all’agricoltura anche l’avvento delle prime aggregazioni umane; l’esigenza di seguire le piantagioni, fece abbandonare il nomadismo e a diede vita alle prime civiltà stanziali. Dai piccoli gruppi di pochi individui che si spostavano in cerca di cibo, alle comunità che costruivano le prime forme di abitazione vicine alle terre coltivate.
Risalgono al 5° millennio a.C. le prime innovazioni tecnologiche legate al settore agricolo: l’introduzione dell’aratro cambiò radicalmente il metodo di coltivazione dei campi che fino ad allora veniva fatto manualmente. Dal IX secolo assistiamo, invece, all’avvento dei trattori, dell’elettricità e dei pesticidi.