Le macchie bianche e nere hanno da sempre contraddistinto la pelliccia del panda, ma a che cosa servono in realtà? Un recente studio di un gruppo di biologi dell’Università della California e della UC Davis, pubblicato sulla rivista scientifica Behavioural Ecology, ha svelato il mistero dietro ai colori di questo animale.
Negli ultimi anni gli scienziati hanno avanzato molteplici ipotesi cercando di spiegare come mai abbiano la pancia, la schiena e gran parte del muso bianco mentre le zampe, le orecchie e la zona intorno agli occhi nera. Si pensava, infatti, che le macchie potessero essere legate a una strategia di regolazione corporea oppure, come le moffette, servissero da avvertimento per gli altri animali.
Gli autori dello studio Tim Caro, Hannah Walker, Zoe Rossman, Megan Hendrix e Theodore Stankowich, che in passato hanno studiato il perché la zebra avesse il manto a strisce, propongono una nuova spiegazione, abbastanza complessa, secondo cui è il bisogno di mimetizzarsi a rappresentare l’origine del bianco e nero.
Come spiega il coordinatore della ricerca, Tim Caro:
Ogni parte del corpo è poi stata confrontata con quelle analoghe di altre 195 specie di mammiferi terresti carnivori e di altre 39 sottospecie della famiglia degli orsi di cui il panda fa parte.
Ciò che hanno ipotizzato è che il nero delle zampe abbia una funzione simile, ma opposta al bianco della schiena e della pancia. I panda, infatti, sono animali che possono vivere in diversi habitat, nella neve ma anche nella foresta, in condizioni climatiche completamente diverse tra di loro. Così mentre il bianco permette loro di nascondersi nella neve, il nero invece nelle zone ombreggiate tra gli alberi. Il bisogno di mimetizzarsi scaturisce, secondo Tim Caro e i suoi colleghi, dall’alimentazione particolare del panda. Infatti, sono animali che si cibano esclusivamente di bambù e che mangiano senza sosta per potersi mantenere in forze. Si tratta, infatti, di una pianta che inibisce lo sviluppo di uno strato di grasso intorno al corpo impedendo così all’animale di andare in letargo. Nei mesi invernali i panda sono costretti a percorrere anche lunghe tratte per potersi cibare e sentono la necessità di mimetizzarsi per evitare i predatori.
Mentre invece il nero degli occhi e delle orecchie hanno un significato tutt’altro che evolutivo, ma comunicativo. Le specie animali il cui colore delle orecchie contrasta con il viso sono solitamente aggressive e quindi si potrebbero interpretare come un avvertimento di pericolo per le altre bestie. Il nero intorno agli occhi invece serve al panda per farsi conoscere e riconoscersi dai propri simili. Sono, infatti, un segno caratteristico per ciascun animale, diverse di forma e dimensione possono trasmettere aggressività durante uno scontro.