In Nepal, che ancora affronta le conseguenze del devastante terremoto di aprile che ha visto coinvolte oltre 7.500 vite umane, tecnologie come droni, social network e le piattaforme di crowdsourcing stanno giocando un ruolo importante nelle operazioni di soccorso.
Droni, spesso associati alla violenza della guerra militare, rispondono alle emergenze in Nepal filmando e mappando le zone del disastro. Utilizzando sensori termici e lenti ultra-zoom, I droni dotati di fotocamera, scansionano e identificano i sopravvissuti e le aree di intervento, canalizzando così al meglio le risorse. Presto, veicoli aerei senza equipaggio potrebbero anche essere in grado di consegnare forniture mediche, cibo e acqua nelle zone più difficili da raggiungere.
I social network sono utilizzati per le loro vaste reti digitali pprincipalmente per individuare amici e parenti nelle zone colpite. Google Person Finder invia notifiche ai ricercatori sui loro cari ogni volta che gli altri caricano un aggiornamento su di loro. Grazie a Facebook’s Safety Check, nuova funzione di casa Zuckemberg che sfrutta la connessione tra il miliardo e 400 milioni di iscritti, se un iscritto al social network viene individuato nell’area di un particolare disastro, Facebook manda un messaggio chiedendo se è tutto ok, se sta bene. La risposta positiva al messaggio (basta premere il pulsante “sto bene”) va automaticamente a inserirsi nel proprio profilo Facebook e quindi viene letto da tutti gli amici, i parenti e, se l’account è aperto, da chiunque voglia avere notizie su una certa persona. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha anche creato un sito web per la registrazione di persone scomparse o di segnalazione, dato che vivo.
Le piattaforme di crowdsourcing sono anch’esse a sostegno da tutto il mondo. Attraverso Tomnod, piattaforma attivata dalla compagnia di produzione di foto satellitari DigitalGlobe, i volontari, ad oggi già più di 4.500 persone, possono esaminare le immagini satellitari che coprono un’area di 14mila chilometri quadrati del Nepal, nel tentativo di dare una mano nelle operazioni di soccorso.
Infine attraverso l’utilizzo di numerosi siti di raccolta fondi online i donatori possono fornire contributi finanziari tramite messaggio di testo.