Sono stati rilasciati i dati PMI del settore manifatturiero per l’eurozona. Calo generalizzato nei diversi Paesi, l’unica sorpresa positiva arriva dalla Francia.
Cosa significa
Il valore del PMI manifatturiero per l’Eurozona relativo al mese di settembre, pari a 52, è in linea con la stima flash pubblicata una decina di giorni fa, ma in calo rispetto al mese precedente (52,3). Si tratta dal valore più basso da quasi cinque mesi.
A livello di singolo paese europeo, si è assistito ad un calo generalizzato; l’unica sorpresa proviene dalla Francia. L’indice PMI manifatturiero francese risale a 50,6 dal valore di 48,3, registrato nel mese di agosto, riuscendo così a superare il valore di soglia (fissato a 50) che separa un’economia in contrazione da una in espansione.
Nonostante l’aiuto proveniente sia dagli stimoli della BCE sia da un cambio euro/dollaro debole, il settore manifatturiero europeo non riesce a crescere con forza e decisione.
Perché è importante
L’indicatore PMI manifatturiero è molto importante perché rappresenta il cuore pulsante dell’economia di un Paese. Dati superiori alle attese, o al precedente valore rilevato, sono quasi sempre interpretati positivamente dai mercati che percepiscono un rafforzamento dell’economia. L’Europa cresce, è in espansione, ma la strada è ancora lunga.
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