Come Sarà Milano Dopo Expo? Ce lo Dice Bloomberg

Mentre l’ambasciatore inglese Tim Barrow consegnava nelle mani del presidente del Consiglio Ue Donald Tusk la lettera firmata dalla PM May con cui veniva attivato l’articolo 50 del trattato di Lisbona, nella sede di Bloomberg di Finsbury Square, nel cuore della City londinese, il Ministro degli Esteri Alfano, il Ministro dell’Economia e Finanze Padoan, il Presidente della Regione Lombardia Maroni e il Sindaco di Milano Sala si sono incontrati per parlare del futuro di Milano, ancora fresca del successo di Expo, e delle opportunità che la Brexit potrebbe portare al nostro paese, specialmente in ambito finanziario.

La conferenza, intitolata “ITALY NOW AND NEXT – Milan at the heart of tomorrow’s Europe: attraction, expertise and investments” e moderata da Francine Lacqua, Anchor e Editor-at-Large, Bloomberg Television, ha visto come protagonisti istituzioni di diverso colore politico e si è incentrata sulla valorizzazione di Milano, punta di diamante dell’offerta nazionale, quale città europea di eccellenza e destinazione di investimenti diretti esteri, investimenti che potrebbero concretizzarsi proprio nei prossimi due anni in vista delle trattative tra Regno Unito e UE.

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L’esodo delle istituzioni europee da Londra è già realtà: si trasferiranno l’EBA, l’autorità bancaria europea, e l’EMA, l’agenzia del farmaco. Mentre per l’EBA il candidato favorito sembra essere Francoforte, nell’ottica di un riassetto delle authority finanziarie fuori dalla capitale londinese, per l’EMA Milano sembra essere in pole position. Il governatore della regione Lombardia Roberto Maroni ha spiegato di aver “deciso di mettere a disposizione Palazzo Pirelli come sede dell’agenzia del farmaco, perché è l’unica possibilità che abbiamo per competere con le altre città candidate”.

Ci sarà anche un ufficio creato ad hoc dal Comune di Milano per sveltire tutte le operazioni di trasloco: dalla ricerca di una casa alla scuola dei figli. «Ho una buona sensazione — dice Sala — Le avversarie più difficili sono Vienna, Copenhagen, Amsterdam, Dublino, ma dal punto di vista del dossier di candidatura ci sentiamo sereni. Poi la decisione sarà politica».

Ma neanche in materia finanziaria Milano vuole essere in secondo piano: sul possibile trasloco futuro del clearing in euro in Piazza Affari il sindaco Sala ha confermato «il grande interesse» di Milano, mentre Maroni ha parlato di misure ad hoc per attrarre il business finanziario in futura, potenziale uscita.

Che l’Italia (e soprattutto Milano) stia cercando di avvicinarsi ai propri vicini europei in materia fiscale, di investimenti, di velocità della giustizia civile e di semplificazione della pubblica amministrazione non è un segreto. Come ricordato da Padoan ed Alfano durante il dibattito, la legge di Bilancio 2017 prevede sgravi fiscali per ricercatori e studenti che scelgono di tornare in Italia, una flat tax di 100.000 euro all’anno per gli high net worth individuals (ovvero con un introito annuale pare a un milione di euro) e una semplificazione delle procedure amministrative. «Brexit — ha aggiunto Padoan — genera costi e opportunità, cambierà in modo forte il panorama europeo. Noi siamo qui per spiegare che l’Italia e Milano potranno essere un’opportunità per l’Europa e il Regno Unito. Stiamo introducendo un maggior taglio di tasse per le imprese e benefici fiscali per chi vuole tornare in Italia».

Il sindaco Sala sia il presidente Maroni hanno inoltre sottolineato l’efficienza milanese rispetto alla media nazionale, la relativa sburocratizzazione, la qualità della vita, l’offerta immobiliare. «Una nuova linea della metropolitana – ha ricordato il sindaco – consentirà nel volgere di qualche anno di arrivare dall’aeroporto di Linate al centro cittadino in 14 minuti».

Centrale è stato anche il tema della sicurezza: il Ministro Alfano dopo aver riservato un momento della visita per rendere omaggio alle vittime dell’attacco terroristico al Parlamento di Westminster del 22 marzo scorso, ha ricordato quanto essenziale sia garantire per l’amministrazione attuale garantire sicurezza ai propri cittadini. “Abbiamo una economia forte in questo momento e tutto questo è associato al clima di sicurezza che riusciamo a far percepire non solo contro il terrorismo ma anche contro i contesti nazionali come la mafia, la camorra, etc. che ci hanno fatto sempre apparire come un Paese con una cattiva reputazione. Ora la situazione è cambiata” ha detto in un suo intervento.

Dopo l’incontro il Ministro Alfano‎, insieme al Presidente Maroni e al Sindaco Sala, ha incontrato inoltre un ristretto gruppo di aziende britanniche e internazionali con investimenti in Italia e interessi ad allargare l’attività nel nostro paese. Analogamente anche il Ministro dell’Economia e Finanze Pier Carlo Padoan si è intrattenuto in incontri bilaterali con il mondo delle imprese e delle grandi istituzioni bancarie tra cui Goldman Sachs, Bank of America Merril Lynch, Jp Morgan, e Credit Suisse per esplorare le opportunità di investimento finanziario in Italia e valorizzare le potenzialità di insediamento di segmenti della relativa industria nel polo finanziario di Milano.