Nonostante il suo primo, terribile giorno come azienda quotata in Borsa, Facebook si è sempre trovata bene a Wall Street: solamente una volta in quattro anni il colosso di Mark Zuckerberg non è riuscito a soddisfare le aspettative della Borsa, e il suo grafico sembra essere in perpetua salita.
Dal Maggio del 2012, il valore dell’azienda è salito del 230%, ma proprio a causa di questo successo e delle elevate aspettative che il mondo degli affari ha in Facebook, per la creazione di Zuckerberg potrebbe presto essere arduo attrarre nuovi investitori.
Mercoledì scorso, l’azienda ha ammesso di aver ottenuto un profitto ben al di sopra delle aspettative, ma il valore delle azioni di Facebook, dopo l’annuncio, è sceso anzichè salire, per poi riprendere il suo andamento positivo, e quindi scendere una seconda volta, in modo anche più drastico.
Ogni giorno, un miliardo e 18 milioni di utenti si connettono a Facebook, il 17% in più rispetto all’anno scorso; un miliardo di persone usano Facebook dai loro cellulari, il 22% in più rispetto al 2015. E negli ultimi tre mesi, l’azienda ha guadagnato più di 7 miliardi di dollari, di cui 2 miliardi e mezzo di profitto vero e proprio – meno della cifra prevista.
E quando il Chief Financial Officer di Facebook disse che la crescita dell’azienda sarebbe rallentata, dato che non c’era più spazio per le pubblicità nel sito, tale annuncio ebbe conseguenze negative sulle azioni.
L’analista Jan Dawson ha quindi affermato che buona parte dei guadagni di Facebook sono dovuti alla pubblicità.
Facebook è una vittima del suo stesso successo: non c’è molto che l’azienda può fare per stupire gli investitori, dal momento che il successo del social network è ormai da anni un dato di fatto. Per attrarre nuovi investitori, l’azienda dovrebbe aver successo in un nuovo mercato, o rivelare un nuovo prodotto per fare colpo su Wall Street.