Che le guerre abbiano sempre richiesto, come requisito fondamentale, ingenti investimenti in termini di uomini prima, e denaro poi, non è certamente una novità. Il più famoso antecedente storico è la nota campagna di Russia, portata avanti da Napoleone e culminata in un grande sfacelo. L’imperatore perse più di metà dei componenti del suo esercito tanto per colpa dell’invincibile inverno russ, quanto per l’impossibilità di garantire il sostegno a ingenti e inutili spese.
Esempio più recente è la guerra di cui l’Afghanistan si è fatto teatro e portata avanti dagli Stati Uniti d’America. Per questo conflitto lo Stato spese più di 3.5 miliardi di dollari per anno di permanenza delle truppe sul territorio afghano. Cifre esorbitanti.
Sembrerebbe davvero difficile immaginare che oggi la maggior parte delle potenze mondiali, trovandosi ancora immerse nel vortice della crisi economica scoppiata nel 2008, possano sostenere i gravosi costi che una guerra, inevitabilmente, richiede. Eppure, la nuda realtà smentisce ogni logica.