I 3 Cibi che Spariranno dalla Nostra Tavola Entro i Prossimi Anni

Di quale cibo non potreste proprio fare a meno? Pensateci per un attimo: ognuno di noi quegli alimenti a cui è particolarmente affezionato, quei “must have” che fanno parte da anni della nostra dieta quotidiana e senza i quali proprio non riusciamo ad immaginarci.

Quale sarebbe la vostra reazione se vi dicessero che da un giorno all’altro dovete rinunciarvi? Non si tratta né della ricerca di un ufficio marketing né di un questionario per i test delle intolleranze, bensì di un problema che ognuno di noi dovrà affrontare nei prossimi anni.

È stato il direttore del Centro per la Sicurezza Alimentare e Ambientale della Stanford University David Lobell  a lanciare l’allarme: l’intero mondo dell’agricoltura è in cambiamento e in pochi decenni potremmo non essere più in grado di coltivare alcune delle specie vegetali oggi più comuni. “Non è la fine del mondo” specifica Lobell in una dichiarazione “ ma si tratta di un cambiamento abbastanza significativo da preoccuparsene”. Tra i maggiori responsabili per il mutamento delle condizioni ambientali e agricole vi sono le emissioni di diossido di carbonio, il famigerato CO2, la scarsità di acqua, gli sbalzi di temperatura e l’irregolarità delle precipitazioni e degli eventi atmosferici.

Ecco che proprio alle porte del 2015, l’anno dell’Expo dedicato all’agricoltura, energia per la vita, gli allarmi per la conservazione della biodiversità iniziano a suonare minacciando da vicino la quotidianità dei nostri carrelli della spesa e delle nostre più semplici abitudini alimentari. Tra gli alimenti a cui dobbiamo prepararci a rinunciare (o comunque) a spendere un occhio della testa perché sempre più scarsi, troviamo:

Caffè: l’innalzamento delle temperature e il cambiamento climatico dei tropici ha generato il dilagare del cosiddetto “fungo della ruggine” nelle piantagioni di caffè, nonché il proliferare di piante infestanti. Questi fenomeni stanno alzando i prezzi incredibilmente, tanto da ventilare l’ipotesi di delocalizzare gran parte della produzione brasiliana di caffè: ma saranno capaci Africa e Cina di soddisfare la domanda di tutto il resto del mondo?

caffè

Cioccolato: secondo lo studio dell’International center for Tropical Agricolture (CIAT) i semi di cacao diventeranno sempre meno facili da reperire nei prossimi anni. Il problema principale è ancora l’innalzamento delle temperature e il contemporaneo ridursi delle risorse idriche: gli alberi di cacao sono infatti particolarmente soggetti alla cosiddetta “evaporazione”, fenomeno che non gli permette di produrre i tanto amati chicchi.

cioccolato

Vino bianco: è proprio il vino bianco, secondo uno studio del 2013, uno degli alimenti a rischio nei prossimi anni. Entro il 2050 infatti i cambiamenti climatici porteranno ad uno spostamento delle aree geografiche più adatte alla viticoltura: le aree più interessate sembrano essere Australia, destinati a perdere rispettivamente il 73%  e il 70% del territorio attualmente sfruttato.

vino bianco

La lista delle specie a rischio non si ferma qui, bensì procede includendo mais, aceri, ciliegie, fagioli e molte altre: gli esperti concordano infatti questa sia solo la manifestazione più visibile di un fenomeno ben più ampio, che riguarda il cambiamento stesso della biodiversità del pianeta. Non si tratta più solo di specie esotiche e desuete, lontane dal nostro immaginario: l’avreste mai detto che tra due o tre generazioni caffè, cioccolata e vino potrebbero diventare beni di lusso proprio come ostriche, caviale e tartufi?