I soldi? Non fanno la felicità. E nemmeno la ricchezza. Sembrerà assurdo, ma alla secolare diatriba sul reale apporto che un sostanzioso conto in banca possa dare al buon umore, ora si è aggiunta una nuova teoria. Quella di Robert Kiyosaki, per la precisione, imprenditore e affarista statunitense, autore del saggio “Rich Dad Poor Dad”.
Secondo Kiyosaki, infatti, uno stipendio a tanti zeri, a fine giornata, è solo un numero. Non equivale, dunque necessariamente alla ricchezza, perché, se quel denaro non viene gestito correttamente, può disintegrarsi in un batter d’occhio. “La maggior parte delle persone non riesce a rendersi conto che nella vita non è importante quanti soldi si guadagnano, ma quanto denaro si risparmia”, ha detto l’autore. La ricchezza, spesso, non risolve i problemi economici, bensì li aggrava. Come testimoniato dal caso dei vincitori della lotteria che hanno perso tutto nel giro di pochi anni o da quello degli atleti professionisti ora in bancarotta.
Secondo una semplice legge finanziaria, chi vede aumentare il proprio reddito finisce con l’aumentare la propria spesa. Un’equazione che, secondo Kiyosaki, porterebbe velocemente a una spirale di eccessi e spese pericolose. “Il denaro spesso evidenzia i nostri difetti, mettendo alla luce del sole tutto ciò che noi non sappiamo su noi stessi. Ecco perché una persona che si arricchisce all’improvviso è spesso colpita da un forte disordine finanziario, che spesso si risolve in un disastro”.
Ciò che veramente risolve i dissesti finanziari, afferma l’imprenditore americano, è l’intelligenza. Purtroppo alla maggior parte di noi viene insegnato come arricchirsi, non come gestire in modo intelligente la ricchezza. Così, se non avete esperienza finanziaria, una laurea o master che sia, non temete: potete cavarvela da soli. Basta imparare la differenza che intercorre tra l’attivo e il passivo, risparmiare e cercare di guadagnare più soldi di quanti avete in programma di spendere. Semplice, no?