IgNobel, l’Onorificenza più Improbabile del Mondo Scientifico

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Il premio Nobel è un’onorificenza di valore mondiale attribuita annualmente a persone che si sono distinte nei diversi campi dello scibile, “apportando considerevoli benefici all’umanità” per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per l’opera letteraria, per l’impegno in favore della pace mondiale.

Il premio IgNobel, che ad esso si ispira, è nato nel 1991, con lo scopo di onorare quei ricercatori i quali, con le loro ricerche  “strane, divertenti, e perfino assurde” e i loro lavori improbabili che “prima fanno ridere e poi danno da pensare“, rappresentano il lato più giocoso della scienza mondiale; il nome stesso del premio è un gioco di parole tra “premio Nobel” e “ignobile”.

Il premio IgNobel 2016 per la biologia è stato assegnato a un ricercatore dell’Università di Oxford che, per il bene della scienza, ha vissuto come se fosse un tasso, una lontra, un cervo, una volpe e un uccello in diversi periodi di tempo; quello per la letteratura è andato ad un autore svedese, scrittore di un’opera autobiografica in tre volumi sul “piacere di collezionare mosche morte, e mosche che non sono ancora morte”.

Alcuni premi IgNobel hanno fatto scoperte di gran beneficio al mondo scientifico, nonostante la loro eccentricità: una tesi sulla predilezione della zanzara anofele, portatrice della malaria, per il formaggio Limburger ha spinto diversi scienziati a portare il suddetto formaggio in Africa, per usarlo come esca antizanzare nei paesi più colpiti da tale malattia.

Un’altra tesi, su come corde e fili si annodano spontaneamente, ha ispirato una ricerca su come e perchè i filamenti di DNA si collegano e scollegano.

Ecco alcuni dei premi più curiosi dell’edizione 2016 degli IgNobel: il premio per la riproduzione è andato a uno studio “sugli effetti che indossare poliestere, cotone o lana ha sulla vita sessuale dei ratti”; a vincere il premio per la fisica è stata una ricerca sul “perchè i cavalli bianchi siano più impervi alle pulci di altri cavalli”; il premio per la psicologia, invece, è andato ad una dissertazione riguardante il “chiedere a mille bugiardi patologici perchè mentano, e decidere se credere o no alle loro risposte”.