Sapere in anticipo quale strada prendere per evitare il traffico, individuare rapidamente il parcheggio più vicino, adattare il livello di riscaldamento di casa alla temperatura esterna. Queste sono solo alcune delle opportunità concrete rese possibili grazie alle nuove tecnologie dell’Internet of Things (IoT).
Internet of Things, letteralmente “Internet degli oggetti”, è l’espressione utilizzata ormai da qualche anno per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet. Possono essere sensori per il fitness, automobili, radio, impianti di climatizzazione, ma anche elettrodomestici, lampadine, telecamere, pezzi d’arredamento, container per il trasporto delle merci. Insomma qualunque dispositivo elettronico equipaggiato con un software che gli permetta di scambiare dati con altri oggetti connessi.
Vi sono molte applicazioni dell’Internet of Things, si va dal semaforo intelligente che diventa verde quando la strada è libera dal traffico, all’orologio che controlla il battito cardiaco; c’è persino il frigorifero connesso al web che ordina automaticamente la spesa quando l’unica cosa commestibile rimasta è uno yogurt. I campi di utilizzo sono infiniti, dai processi produttivi alla mobilità, dalla medicina all’efficienza energetica, dagli elettrodomestici alla sicurezza fisica, fino al controllo di un’intera città. L’unico criterio da soddisfare è dato dalla capacità di rispondere a bisogni concreti della vita quotidiana. Il campo di utilizzo che merita un’attenzione particolare è sicuramente quello ambientale. Come sappiamo, il livello di polveri sottili nelle nostre città sta pericolosamente crescendo. I leader mondiali si sono recentemente riuniti a Parigi con l’obiettivo di concludere un nuovo trattato sul clima. Lo sviluppo di nuove tecnologie è essenziale per combattere i cambiamenti climatici e l’aumento dell’inquinamento. secondo Will Frank, fondatore di Ubiquisys, gli oggetti connessi permetteranno di ottimizzare in tempo reale processi produttivi e attività economiche riducendo in maniera sensibile l’inquinamento e il consumo di risorse.
Il Risparmio Energetico
La possibilità di connettere gli elettrodomestici a una rete intelligente consente di ridurre il consumo di energia. Ad esempio si può accendere e spegnere il riscaldamento o il forno della cucina e adattare l’illuminazione alle condizioni meteorologiche. Un altro esempio è la possibilità di adattare il consumo alla produzione di energia. Si tratta di un’applicazione particolarmente rilevante perché riduce uno dei limiti delle fonti energetiche rinnovabili: la dipendenza dal l sole o il vento. Le IoT offrono soluzioni interessanti, nelle isole Goto, in Giappone, le batterie delle auto elettriche in carica possono essere utilizzate per rispondere dinamicamente ai picchi di consumo, immettendo energia elettrica sulla rete quando ce n’è bisogno e, inversamente, accumulandone nei momenti di surplus. In questo modo l’energia usata è la stessa ma si abbassa il picco di massima grazie a uno scambio di energia, come quello che regola lo scambio di fluidi in un sistema di vasi comunicanti.
Santander e Songdo
Un discorso completamente diverso riguarda la possibilità di portare l’efficienza energetica non solo nelle case, ma nelle città. Un esperimento rilevante è quello in corso a Santander, in Spagna, dove dopo aver avviato un percorso di decisione partecipata con i cittadini, l’amministrazione cittadina ha realizzato una rete fissa di 12mila oggetti connessi: sensori per il controllo dell’illuminazione, del meteo, del rumore, dell’illuminazione e delle aree verdi. A questa si è aggiunta una rete mobile montata sui mezzi del trasporto pubblico. Ciò permette di misurare la luce, la pressione, la temperatura, l’umidità e i movimenti di auto e persone. Questa operazione ha permesso di evitare di sprecare acqua per l’irrigazione se inizia a piovere o di ottimizzare il percorso dei camion per la raccolta dei rifiuti. A oggi gli oggetti connessi sono circa 5 miliardi e diventeranno 25 miliardi entro il 2020. La possibilità di usare una rete così diffusa di strumenti connessi permette di sperimentare innovazioni ancora più sorprendenti. Santander è considerata il luogo ideale per sperimentare e testare l’innovazione in campo IoT. Portare l’internet of things nelle città è una incredibile occasione di sviluppo e di crescita, ma la città green e smart per eccellenza sarà, probabilmente, Songdo, in Corea del Sud, una città in via di costruzione che è già stata pensata per essere totalmente connessa.
Insomma, nei prossimi anni potrebbero vedere la luce innovazioni formidabili e utilissime. Pensare a come far diventare le città più efficienti è un’esigenza fondamentale per poter sperare in un futuro dove esseri umani, natura e tecnologia possano convivere armonicamente.