JetSmarter, la Startup che ha Conquistato i Cieli e Jay-Z

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JetSmarter continua ad accumulare finanziamenti. Recentemente, stando a quanto riportato da TechCrunch, ha raccolto ben 105 milioni di dollari in finanziamenti di serie C, dopo essere stata valutata per un 1 miliardo e mezzo di dollari. Il grande capitale accumulato verrà utilizzato per espandere il mercato di JetSmarter in Asia e in America Latina e per accrescere il numero di rotte e voli disponibili per i membri di JetSmarter US: questo quello che Sergey Petrossov, fondatore e CEO della startup, ha dichiarato.

JetSmarter da tempo sta facendo parlare di sé: l’innovativa idea di una piattaforma che permetta di poter prenotare un posto su di un jet privato sta minacciando la prima classe delle più grandi compagnie aeree.

L’app, scaricabile gratuitamente sia per Android che per iOS, richiede una tassa di iscrizione di 3,000 dollari, a cui si aggiunge la cifra di 9,000 dollari che vi permetterà invece di poter prenotare “gratuitamente” per un anno intero un qualsivoglia posto su qualsiasi volo o rotta. Se sarete però accompagnati da un passeggero non iscritto al servizio, vi sarà imposta una sovrattassa per prenotare anche il suo posto.

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Membri della famiglia reale dell’Arabia Saudita così come l’icona dell’hip hop Jay-Z hanno appoggiato la startup anche in questo secondo giro di finanziamenti. Nuovi investitori sono invece un equity fund di Abu Dhabi, Jet Edge (la compagnia privata di marketing d’aviazione), KZ Capital di Londra, un equity fund del Qatar e tanti altri nomi importanti che la compagnia non ha però potuto rivelare.

Oggi JetSmarter connette ben 50 capitali economiche al mondo: New York, Chicago, Las Vegas, Atlanta, Londra, Mosca, Parigi, Dubai e Milano sono solo alcuni esempi. Petrossov dice di voler espandere il numero di città servite, da 80 a 100 metropoli entro la fine del 2017. La compagnia mira, inoltre, a connettere più città statunitensi tra loro, come San Francisco e Seattle, non ancora collegate.

JetSmarter è stata in grado di crescere molto velocemente nel settore dell’aviazione privata, affrontando a testa alta competitors come Beacon e Blackjet. Petrossov ha illustrato il perchè: “Analizziamo la community. Usiamo mappe predittive e algoritmi per trovare dove c’è maggiore domanda cosi da non dover mai sovraccaricare il mercato ma rispondere semplicemente alla quantità di richieste ricevute. Altre compagnie volano anche dove hanno solo il 20% di richiesta, noi non abbiamo posti vuoti e partiamo con un carico del 90% per ogni volo”.

Essendo una piattaforma software-driven basata su un modello di asset light business, Petrossov e i suoi investitori spesso paragonano JetSmarter ad un Uber del cielo.

La compagnia spera di svilupparsi nella direzione già seguita precedentemente da Uber, con la possibilità di accesso on-demand su un selezionato numero di voli privati per utenti non iscritti: questi non dovrebbero così pagare la tassa d’iscrizione di 15,000 dollari ma solo la tariffa di un dollaro per miglia che presto sarà attivata per voli di breve durata (ad esempio da Boston a New York).

Petrossov ha anche dichiarato: “Cercheremo di rendere l’esperienza di volo più divertente”. E costosa, aggiungiamo noi.