Just Us. Francesco Maisano e la Serie Tv Italiana Più Attesa dell’Anno

Just Us, “semplicemente noi”. Per la cronaca ha fatto già parlare di sé e promette di ripercorrere i fasti di alcune serie tv americane. La particolarità?

Sicuramente non si tratta dell’ennesima fiction edulcorata all’italiana: fin dalle primissime scene si potrà capire infatti che gli argomenti trattati sono tanto comuni quanto innovativi, soprattutto per il piccolo schermo italiano. Il set è Milano, protagonisti i ragazzi e le ragazze che la abitano. Quindi cosa c’è di nuovo? La particolarità che accomuna tutti i personaggi è la vicinanza al mondo LGBT: lesbian, gay, bisex e transgender. Noi abbiamo incontrato Francesco Maisano, l’ideatore e produttore di Just Us.

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Francesco, come vi è venuta l’idea affrontare la tematica LGBT in una serie tv?

“L’idea è arrivata in una giornata di agosto chiacchierando con amici: il passo dallo scherzo, al racconto, alla stesura vera e propria di una storia è stato brevissimo. Dal confronto con gli amici mi sono subito reso conto che ciò che era nato in modo così naturale poteva prendere le forme di un progetto ben più serio. Nel giro di un mese abbiamo sviluppato il copione, fatto i casting e organizzato la produzione. Insomma,  a ripensarci non mi sembra vero di essere riuscito a fare tutto!”.

Con Just Us lei sta dimostrando che “volere è potere”: cosa ci dobbiamo aspettare di vedere, e dove verrà trasmessa la serie?

“Volere è potere sembra proprio il filo conduttore della nostra esperienza: ciò che abbiamo subito messo in chiaro con i ragazzi della produzione è stato l’alto livello della serie stessa. Il problema è quindi diventato: come ottenere un ottimo livello cinematografico con un super-low budget? La risposta sta arrivando giorno dopo giorno: grazie alla passione e al duro lavoro di tutti”.

Auto-produrre una serie tv di alta qualità è quindi possibile. Secondo lei perché nessuno in Italia ci aveva ancora pensato? 

“E’ quello che ci chiediamo ogni giorno lavorando sulla serie. Sicuramente auto-prodursi comporta un lavoro enorme: basti pensare che per 40 minuti di video è necessaria una settimana di lavoro serrato di tutto lo staff al completo. La cosa bella è anche che mano a mano che andiamo avanti ci viene sempre più riconosciuto il valore di ciò che facciamo: le proposte di mettere in onda Just Us stanno arrivando e siamo in trattativa con diversi network”.

Un ritorno immediato anche dallo stesso mondo della televisione. Come pensate di far accettare o per lo meno proporre la tematica LGBT, così forte in Just Us, al pubblico italiano?

“Io credo che la tematica LGBT, soprattutto in una città come Milano, sia all’ordine del giorno: perché non parlarne? Ciò che vogliamo non è certo propinare un carnet di stereotipi legati a questo mondo, ma piuttosto mettere in scena tutti gli aspetti delle vite di ragazzi che la popolano, siano essi gay, eterosessuali, trans o semplicemente etero “curiosi”. Questo aspetto è un po’ il filo conduttore di tutta la serie: non ci sono tabù perché semplicemente non c’è nulla da nascondere”.

Quando potremmo vedere un primo assaggio di Just Us? 

“I primi episodi saranno online su www.justustvshow.it a partire dal primo di dicembre: la serie si aprirà “all’americana” con un episodio pilota che introdurrà i protagonisti. In puntate da 40 minuti circa verranno raccontate le vicende di Roberto (Alex Palmieri) e Stefano (Simone Marzola), e tutti i personaggi a loro legati”.

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