La Curiosità è il Primo Sintomo di una Grande Intelligenza

curiosità made in sud

Cosa aspettarsi da questa rubrica?

Nasce per caso o forse no, mai per gioco, certamente dalla voglia di raccontare, saltuariamente, quanto vivo e mi circonda. Un’esperienza di vita abbastanza normale nella sua non ordinarietà, come quella di molti studenti fuori sede, tra libri e lavatrici, con la necessità di descrivere del luogo in cui mi trovo, Milano, e del contesto in cui sono immersa attraverso gli occhi di chi è stato, da sempre, abituato a tutt’altro.

Osservando minuziosamente le apparenze dei passanti e le impressioni dei conoscenti ho valutato una delle caratteristiche -unica e tipica – di chi ha masticato molti chilometri tra dubbi ed incertezze per arrivare fin qui: la curiosità, intesa come forma di conoscenza, per sé e per gli altri.

Presente negli occhi di coloro che hanno viaggiato troppo spesso su aerei di carta attraverso una finestra appannata. Quella di chi tra amici non esistono diminuitivi ma soprannomi non così diversi da quelli del trisavolo. Quella che irrompe nella calma di un quieto meriggio estivo che io però chiamo “controra”.

Quella degli anziani, saggi, che non sanno nè leggere nè scrivere eppure dispongono i consigli più sensati dell’universo. Nasce nelle strade scoscese e in mezzo alla voglia di riscatto perché qualcuno non ha mai capito chi sei ed ha preferito giudicare. Utilizzerò la curiosità tipica di chi ha osato fare il passo più lungo della gamba – con un chiacchiericcio sullo sfondo – e grazie ad uno slancio ben calibrato è riuscito a trovare il proprio equilibrio. La pazienza di chi vede tutto da una prospettiva diversa perché è abituato a guardarsi indietro e ad accettare ciò che è stato.

Raccontare con gli occhi della scettica prudenza ma dell’irrefrenabile entusiasmo la voglia di essere al mondo: uno, nessuno e centomila cuori. In un presente diverso, grande, confuso nel quale è facile perdere il proprio baricentro. Senza mai dimenticare che se la visuale a volte è appannata bisogna rincasare e pulire le lenti piuttosto che cambiarle.

La sete di conoscenza di chi sa bene di essere partito due passi indietro rispetto agli altri ma nonostante tutto ha recuperato durante la corsa imparando che la competizione non è un modo di vivere ma la scusa degli sciocchi. Mentre gli amici di sempre, le radici e il profumo del sugo della nonna saranno sempre un modo di stare al mondo, in qualsiasi parte del globo.

Ebbene, questa rubrica nasce forse per scelta, perché raccontare è l’unica possibilità che ho di esistere. Dedicherò, pertanto, le mie parole a chi è sempre un paragrafo avanti rispetto agli altri, nonostante abbia il libro di seconda mano, già tutto sottolineato e stropicciato.