Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- La Cina rallenta in linea con le previsioni del Governo. La crescita economica del Paese ha rallentato nel quarto trimestre del 2015 ad un 6,8% tendenziale, il dato più debole da inizio 2009, mentre sull’intero 2015 è stata pari al 6,9%, la più bassa in un quarto di secolo.
- La notizia di un controllo della BCE sulla qualità degli attivi di 6 banche italiane ha messo sotto pressione l’intero settore e riacceso i riflettori su Monte Paschi di Siena. Tuttavia secondo Mario Draghi le banche non hanno bisogno di nuovi aumenti di capitale. La BCE ha dichiarato di essere pronta a varare nuove misure in marzo.
- L’agenzia internazionale per l’energia (Iea) ha avvertito che quest’anno il mercato continuerà ad essere caratterizzato da forti squilibri. Nel frattempo la fine delle sanzioni nei confronti dell’Iran dopo l’accordo sull’energia nucleare contribuisce a mettere sotto pressione il petrolio.
Mercati
Azionario
Sulle parole piuttosto tranquillizzanti di Mario Draghi i mercati europei hanno recuperato, ad eccezione delle banche italiane che sono l’anello debole del mercato europeo e lo rimarranno fino a quando non ci sarà un piano credibile per ripulire i bilanci dai crediti in sofferenza.
Negli USA, i dati sulle trimestrali sono buoni e la Cina nonostante tutto è cresciuta in linea con le previsioni del Governo. Ci vorranno altri dati incoraggianti per risollevare le Borse, ma come abbiamo ribadito nell’ultima videochat, il crollo da inizio non sembra essere giustificato dall’attuale contesto d’investimento.

Obbligazionario
I mercati dei titoli di Stato in Europa hanno registrato una riduzione dei tassi d’interesse ad eccezione di alcuni Paesi periferici dell’eurozona tra cui l’Italia. In particolare, il rendimento offerto dal decennale italiano è aumentato all’1,57% mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 100 punti base.
Dall’altra sponda dell’Atlantico sono aumentati i rendimenti delle obbligazioni governative americane. Il tasso d’interesse offerto dal decennale è leggermente sopra la soglia del 2%. Anche in Giappone, il mercato dei titoli di Stato ha registrato aumenti dei tassi d’interesse sulle diverse scadenze.
Infine, sul mercato corporate hanno registrato aumenti i soli corsi delle obbligazioni europee investment grade.

Valute & Commodities
Il prezzo del petrolio dopo aver toccato quota 27 dollari e risalito sopra i 30 dollari. Dopo le parole accomodanti della Bce e del PMI Composito leggermente sotto le attese l’euro ha perso terreno dei confronti del dollaro. L’oro ha guadagnato l’1,1%.
Da tenere d’occhio la prossima settimana
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
- Europa – Nella prossima settimana, a livello di Eurozona, sarà pubblicato l’indice di fiducia dei consumatori relativo al mese ancora in corso. Arriva il momento di capire come è andato l’ultimo trimestre del 2015. Regno Unito, Francia e Spagna renderanno noti i dati relativi al PIL per il quarto trimestre dell’anno precedente. In Spagna avremo qualche indicazione sul mercato del lavoro, con il rilascio del tasso di disoccupazione. In Germania c’è attesa per l’indice IFO sulla fiducia delle aziende (per il mese di gennaio) e per le vendite al dettaglio dello scorso dicembre. In Italia invece si conoscerà l’andamento dei nuovi ordinativi e delle vendite industriali.
- USA – Settimana ricca di dati per gli Stati Uniti. Il più importante è naturalmente il dato relativo al PIL dell’ultimo trimestre. Secondo le stime degli analisti, il dato dovrebbe mostrare un rallentamento dell’economia a stelle e strisce. Per quanto riguarda il mercato real estate saranno disponibili i numeri delle vendite di nuove abitazioni e di case nuove per dicembre. Altri dati degni di nota sono il rapporto di fiducia dei consumatori, i principali ordinativi di beni durevoli e l’indice di fiducia del Michigan.
- Giappone – Anche per il Giappone l’agenda macroeconomica è fitta. Tra i dati rilevanti per l’economia del Sol Levante consideriamo l’andamento delle esportazioni e delle importazione per il mese di dicembre, i consumi delle famiglie e la produzione industriale. Avremo inoltre un’indicazione dello stato di salute del mercato del lavoro grazie al rilascio del tasso di disoccupazione di dicembre, atteso stabile.
- BRICS – Nessun dato rilevante proveniente dalla Cina. In Brasile sarà reso noto l’indice di fiducia dei consumatori ed il tasso di disoccupazione. In Russia e in SudAfrica il tasso di interesse.