Il Financial Times ha stilato l’annuale “Executive Education Rankings”, la classifica delle 85 migliori Business School al mondo. La classifica, divisa in Customised Programmes e Open-Enrolment, misura la qualità dei programmi postgraduate secondo diversi criteri: Preparazione e formazione, Metodi d’insegnamento, Qualità dell’insegnamento, Follow up, Facilities, Internazionalità, Innovazione e molti altri. Un’università deve essere presente contemporaneamente in tutte le aree per ricevere un punteggio pieno e aspirare così alle prime posizioni.
Al primo posto troviamo l’università spagnola IESE Business School grazie ai primati ottenuti nell’area open-enrolment programmes e agli eccellenti MBA e Executive MBA tenuti. L’obbiettivo da anni è quello di disegnare programmi e progetti di Executive Education customizzati sulle specifiche peculiarità ed esigenze degli iscritti. La sede dell’ateneo a Barcellona presenta numerosi programmi Overseas con aziende che si dividono tra Shanghai, New York e Nairob, finalizzati a garantire un miglioramento continuo delle high-potential skills. Al secondo posto sale la svizzera IMD School che scavalca la Duke Corporate (Us, UK e South Africa) seguita dall’HEC di Parigi.
Secondo Il Financial Times, l’epicentro della cultura mondiale si divide tra Europa (40 Università) e Nord America (24 Università, guidate dalla Harvard Business School). Seguono Sud America (il polo più alto in classifica è rappresentato dal Fundaçao Dom Cabral di Belo Horizonte), Oceania (Mt.Eliza, Melbourne) e Sud Africa (Gordon Inst.of Science, Pretoria).
Una menzione a parte meritano alcune università che detengono primati individuali, come la HEC, prima nella qualità dell’insegnamento e occupante il primo posto nella categoria “Diversity”: metà del corpo docente è femminile e circa due terzi degli iscritti sono stranieri.
Le città che ospitano le migliori posizioni sono Parigi e Londra e anche l’Italia è presente, col sesto posto occupato dagli SDA di Bocconi e il 77esimo occupato dal Politecnico di Milano.