School’s Got Talent, al Via in Lombardia il Progetto di Valorizzazione del Talento nelle Scuole

foto per labo

Parte dalla Lombardia School’s Got Talent, progetto organico volto alla formazione degli insegnanti in vista di un’individuazione precoce dei bambini plusdotati e ad alto potenziale cognitivo nelle scuole. Le prime ore di formazione curate dalla dott.ssa Tamburnotti del Labtalento dell’Università di Pavia si svolgeranno lunedì 18 marzo presso la scuola Giovanni Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo, in provincia di Varese. Il plesso di Cazzago e Inarzo, unitamente ad alcuni insegnanti dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Azzate, ha aderito per primo al progetto promosso da Feed Their Minds, startup incubata in Speed MI Up, incubatore di Bocconi, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, con la collaborazione del Comune di Milano.

Il programma prevede la compilazione da parte dell’insegnante designato, in collaborazione con il consiglio di classe, di un questionario di valutazione sulla piattaforma; la formazione di 2 ore da parte di un responsabile dell’Università di Pavia, valida per la formazione in servizio; la restituzione dei questionari con suggerimenti di strategia operativa; la fruizione della piattaforma per l’anno scolastico.

Al contrario di quel che si può pensare, i bambini plusdotati e ad alto potenziale cognitivo nelle scuole sono tanti. Secondo le stime dell’OMS rappresentano il 5% della popolazione, 390.000 in Italia. Il ruolo della scuola, per le sue caratteristiche di apprendimento e valutazione, può rivelarsi fondamentale nel mettere in risalto sia i problemi legati al differente stile di apprendimento, sia le potenzialità che questi ragazzi riescono a mettere in campo quando sono adeguatamente valorizzati.

Studi recenti di neuroscienze hanno chiarito che i bambini plusdotati non hanno un’intelligenza quantitativamente superiore, ma qualitativamente differente. Più che di una capacità razionale e sequenziale, l’intelligenza del plusdotato è un brulicare di informazioni a cui, qualche volta, questi bambini fanno fatica a dare un ordine. A questo può unirsi una ipersensibilità sensoriale ed emotiva che può rendere del tutto inefficace la grande predisposizione allo studio che molti di questi bambini hanno. Essere consapevoli delle loro qualità, ma anche delle loro difficoltà, è fondamentale non solo per il loro successo formativo, ma anche per il loro benessere futuro. Per questa ragione un’individuazione precoce è particolarmente auspicabile.

«Non si tratta di investire su bambini prodigio perché possano ottenere ottime prestazioni, ma su bambini che rischiano di partire con entusiasmo alle elementari, arrivare ad essere mediocri alle medie e abbandonare la scuola da adolescenti perché la considerano un luogo di inutile sofferenza, come avviene nel 10% dei casi», spiega Raffaella Silbernagl, co-fondatrice di Feed Their Minds. «Nel nostro paese si parla di fuga di cervelli. In questo caso si può parlare di dispersione di cervelli. Trovarli prima che questo accada è una sfida che non possiamo perdere».