Le auto a guida autonoma targate Google comunicheranno con i pedoni: Big G ha registrato un brevetto per un sistema con cui le sue self-driving cars potranno mostrare ai pedoni messaggi in aree a rischio incidente, come ad esempio le strisce pedonali.
Saranno varie le forme con cui verrà avvisato il pedone che sta per attraversare la strada: tramite messaggi su display, dalla scritta “attraversamento sicuro” quando l’auto autonoma si ferma, oppure con messaggi vocali soprattutto per gli ipovedenti ma non solo o, addirittura, con un braccio robotico per segnalare la sicurezza del passaggio.
Nel brevetto si legge che a parte ai sistemi di segnalazione tipici delle automobili tradizionali, dalle frecce, al clacson alle luci dello stop, “i veicoli autonomi mancano della capacità di comunicare direttamente ciò che l’auto sta per fare”. “Fermare la macchina senza fornire altri segnali potrebbe non bastare a rassicurare i pedoni che è davvero sicuro attraversare”.
Il brevetto non è l’unico indicatore che Google faccia sul serio nell’ambito delle auto senza guidatore. Un’altra prova arriva dall’assunzione recente di Robert Rose, l’ex ingegnere capo del team Autopilot di Tesla. A dirlo è il profilo LinkedIn dello stesso Rose, dove l’uomo da novembre risulta ingegnere software di Google Robotics. La definizione appare compatibile con un ruolo nel team della Google Car, poichè la compagnia nella sua lista online di lavori disponibili usa la stessa definizione in riferimento alle auto senza guidatore.