Il 24 settembre uscirà nelle librerie italiane “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede”, ottavo episodio della serie del maghetto inglese, che si colloca a 19 anni di distanza dal primo episodio. Fin da allora le edizioni italiane sono state curate da Salani, la quale, in occasione di questa data importante, si è interrogata su quale impatto abbia effettivamente avuto la saga sui giovani che ci sono cresciuti insieme. Ma non solo.
La società di ricerca Doxa si è occupata di condurre l’indagine analizzando un campione di 615 giovani tra i 18 e i 30 anni e 1689 bambini tra i 5 e i 13 anni.
La ricerca è stata presentata il 13 settembre a Milano. Tra i presenti Luigi Spagnol (Presidente di Salani), Gianluca Mazzitelli (Amministratore delegato di Salani), Ferruccio de Bortoli (giornalista e Presidente di Longanesi) e Cristina Liverani (Research Manager di Doxa)
Ecco i principali risultati dell’indagine:
- Chi sono i giovani cresciuti con Harry Potter?
Il primo campione di ragazzi “meno giovani” (tra i quali il 74% aveva letto libri di Harry Potter, mentre gli altri pur non avendo letto i libri si dichiarano “non ostili”) conferma senza lasciare dubbi che la saga della Rowling abbia influenzato la propria infanzia e adolescenza.
Si identificano come la “generazione Potter” e ammettono come molti valori positivi (come amicizia, coraggio, gioco di squadra e la lealtà) e insegnamenti preziosi gli siano stati trasmessi proprio da questi libri. L’indagine mostra come i valori percepiti “crescano” all’aumentare del numero di libri letti. Il 42% dei lettori “forti” (più di 4 libri letti) dichiara che Harry Potter abbia stimolato la propria creatività (contro il 5% dei non lettori).
- La lettura di Harry Potter ha aiutato a sviluppare strumenti per vivere meglio?
I risultati mostrano come i lettori forti della saga abbiano più passioni e siano più eclettici. Essi si autodefiniscono, rispetto alla media, più aperti, disponibili e sorridenti.
Inoltre dall’analisi risulta che questi ultimi in seguito abbiano sviluppato maggiore interesse in diversi ambiti rispetto ai non lettori, ad esempio cinema, arte, viaggi, giardinaggio, cura degli animali e, ovviamente, lettura.
- Che gradimento ha Harry Potter oggi tra i bambini, e quali valori trasmette?
I bambini che incontrarono il mondo di Harry potter nel momento del suo boom di notorietà (2001-2002) vivevano in un mondo significativamente più semplice e con meno stimoli esterni. Anche a causa del processo di “digitalizzazione” che la vita quotidiana dei bambini ha subito negli ultimi anni, oggi l’analisi di mercato mostra come il numero dei personaggi di fantasia che vengono in mente ai ragazzi sia in media di 135, contro i 33 del 2001.
Ma in questo contesto, Harry Potter rimane un punto di riferimento, tanto da essere considerato un grande classico, alla stregua di altri fenomeni come Topolino, Tom&Gerry, Pokemon e i classici Disney.
Il gradimento è confermato dall’andamento del mercato, visto che dal 2001 ad oggi le vendite non hanno subito cali, anzi il numero dei nuovi lettori è in costante crescita dal 1998. Nel 2015 il numero di bambini affascinati dal mondo di Harry Potter è stato pari a 6,6 volte rispetto a quello registrato nell’anno del lancio (1998).