lo (Strano) Caso della Coppia che ha Comunicato per un Mese Usando Solo Emoticon

Il linguaggio che tutti i giorni usiamo per comunicare attraverso il nostro smartphone sta diventando sempre più povero, dobbiamo ammetterlo. Se qualche tempo fa per risparmiare caratteri e tempo scrivevamo parole “cifrate” negli sms, oggi invece usiamo decine di emoticon per colorare le nostre conversazioni su Whatsapp. La bellezza delle lunghe lettere di una volta sta scomparendo, lasciando spazio a delle faccine che non riescono ad esprimere quello che vogliamo dire veramente. O forse sì?

Una coppia di fidanzati newyorkesi, tali Alex Goldmark e Liza Stark, ha deciso di comunicare per un mese esclusivamente tramite “emoji” per vedere cosa sarebbe successo. Questo curioso esperimento è stato condotto per New Tech City. Per cominciare, sia Liza che Alex si sono assegnati un’emoji che li rappresentasse: un ragazzo con un berretto per lui, una ragazza castana per lei.

emoticon 1Le difficoltà sono iniziate non appena i due hanno dovuto comunicare riguardo cose semplici come incontrarsi per un drink. Per esempio, un giorno la coppia doveva incontrare un’amica comune, ma quest’ultima aveva appena avuto un lutto in famiglia. Liza aveva cercato di avvisare il fidanzato dicendogli di non venire all’appuntamento, in modo da lasciarla da sola con l’amica. Alex aveva interpretato male il messaggio, non capendo cosa significasse la serie di emoji che Liza aveva utilizzato per spiegare la situazione, e si era presentato capendo che lei era triste perché Alex non era ancora arrivato.

Dopo 30 giorni di sole emoticon i due ragazzi hanno ammesso che erano molto più inclini a trasmettere le loro emozioni, e mandarsi emoticon affettuose era “più immediato, bastava premere un pulsante per esprimere un concetto, ed era molto più veloce che scrivere effettivamente un messaggio”, ha detto Alex.

I risultati di questo esperimento non sono stati quindi particolarmente sorprendenti: le emoticon si sono verificate molto efficaci per trasmettere affetto e sentimenti positivi, ma sono – prevedibilmente – inadeguate quando si tratta di fare progetti e discutere di cose più pratiche.

In ogni caso, l’esperimento ha anche “costretto” la coppia a sforzarsi di più per capirsi, cosa che, hanno ammesso, li ha fatti avvicinare. Anche dopo la fine del mese, i due sono tornati ad utilizzare le emoticon invece di vere e proprie parole, perché con esse riuscivano a trasmettere in modo più immediato le loro vere “emotion”.