Da leggenda popolare a leggenda del web. E’ la storia di Nessie, la creatura mostruosa che, secondo la tradizione, vivrebbe nel lago scozzese di Loch Ness. Il caso risale allo scorso 21 aprile, quando il famoso motore di ricerca Google ha voluto celebrare l’81esimo anniversario della più famosa foto del mostro con un doodle animato.
La provocazione, pubblicata con l’intento di far passare la leggenda di Nessie come la più grande bufala di sempre, ha scatenato un vero e proprio caso sul web. Per decenni il celebre mostro è stato l’attrazione principale della Scottish Highlands, la regione montuosa situata a nord e a ovest del Regno Unito, attirando nella zona turisti appassionati, fotografi e ricercatori nella speranza di portare a casa una prova tangibile dell’esistenza del mostro lacustre.
Per celebrare l’anniversario del famoso scatto, datato 1934, che ritrarrebbe la misteriosa creatura nel lago scozzese, il team di Google ha dato vita a un’esilarante iniziativa, che, in breve tempo, ha attirato l’attenzione di tutto il web: la squadra di Google Maps, con l’aiuto di Adrian Shine, esperto a capo del Loch Ness and Morar Project, l’insieme di ricerche sul campo che dal 1973 raccoglie e registra avvistamenti della misteriosa creatura, ha rilasciato nuove immagini a 360 gradi del lago, in modo da dare la possibilità all’utente di dilettarsi in una vera e propria caccia al mostro.
Un’iniziativa che ha coinvolto anche il Catlin Seaview Survey, che ha permesso a Google di portare i propri utenti anche sotto la superficie del lago, in modo da facilitare una ricerca dettagliata anche nelle torbide e profonde acque lacustri.
La leggenda, che si tramanda ormai da decenni, ha portato alla ribalta il famoso lago scozzese, che si estende per 23 chilometri a sud ovest di Inverness ed è il più grande bacino d’acqua dolce della Scozia. “Il tipico posto- come dice Shine nel video- dove dovrebbero esistere i draghi”.