Nove Motivi che ci Faranno Decidere per un’Auto Elettrica

auto_elettrica

La Norvegia è Paese particolarmente attento alla “green economy”, un piccolo Paese con una visione lungimirante, nonostante la sua economia si regga nella consolidata industria estrattiva di petrolio nel Mare del Nord, lì viaggiano per le strade, già adesso, 250.000 auto elettriche (in Italia sono 10.000) a fronte di soli 5 milioni di abitanti. Il governo norvegese manterrà la quota strategica di controllo nella compagnia petrolifera nazionale Equinor (EQNR), ex Statoil, tuttavia ne ha cambiato nome proprio per rappresentare le proprie ambizioni “verdi”.

Nel mondo ci sono 5,3 milioni di veicoli elettrici per passeggeri e merci, erano solamente 1,5 nel 2016. La classifica della maggiore crescita è sempre prerogativa della Cina con un +150% annuo di maggiori veicoli elettrici per un numero totale di circa 2 milioni, inoltre, secondo una recente stima, il mercato dei veicoli elettrici cinese nel 2025 raggiungerà quota 20% pari a 7 milioni. L’auto elettrica ha una lunga storia, i primi veicoli da strada dotati di batteria erano apparsi già nell’Ottocento, tuttavia con un prezzo del petrolio competitivo, l’industria automobilistica aveva scelto i motori a combustione interna, poi nel 1973 è arrivata la prima crisi petrolifera, allora si tornò all’idea di propulsione elettrica come possibile soluzione.

A oggi non tutte le criticità sono state risolte sia sul fronte dei costi, dei materiali di produzione delle batterie e riguardo ai tempi di ricarica, ma possiamo dire che gli investimenti messi in campo fanno sperare che i tempi siano maturi, e ne sarete ancora più convinti leggendo più avanti, per il passaggio verso l’auto elettrica. Le previsioni sono che, entro il 2022 in Europa, si raggiungerà il pareggio dei costi tra le auto elettriche e quelle a benzina. Come dicevo in precedenza in Italia nel 2018 si sono vendute 10.000 auto elettriche, ancora poche, in ogni modo il doppio rispetto all’anno precedente.

Anche Fiat al Salone dell’auto di Ginevra quest’anno ha annunciato lo sviluppo della piattaforma per modelli elettrici: la 500 elettrica sarà interamente prodotta dalla filiera in Piemonte. Sarà un caso interessante di riconversione industriale. Sta per avviarsi una rivoluzione che andrà a cambiare la filiera dell’automotive, considerate che per l’Italia il settore auto vale 93 miliardi di €uro, pari al 10,5% del fatturato totale della manifattura.

Si capisce meglio quali fossero i motivi, in tempi di recente passato, quando si diceva che per sapere lo stato di salute dell’economia italiana, bisognava guardare i conti della Fiat. Ora non è più totalmente così, ma possiamo dire che siamo nel mezzo di una transazione dove il baricentro si sposterà dal settore meccanico a quello elettrico e tutto questo coinvolgerà circa 250.000 addetti tra diretti e indiretti.

Nulla sarà più come prima dal design dei nuovi veicoli, ai produttori di componenti con le leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell’acciaio, senza dimenticarci le nuove forme di mobilità, prime fra tutte il car sharing. Ci aspettano tempi interessanti per la nostra mobilità. Basterebbero queste brevi considerazioni per capire che in un recente prossimo futuro ci muoveremo su auto elettriche, ma vogliamo andare oltre, elencando nove buoni motivi per scegliere l’auto elettrica:

  1. L’auto elettrica produce emissioni del 50% inferiori ad un veicolo a combustione.
  2. I veicoli elettrici producono emissioni zero allo scarico.
  3. L’auto elettrica consuma molto meno degli altri veicoli: percorrono una distanza quasi tre volte maggiore delle auto a combustione.
  4. Le batterie al litio, cobalto, nickel riducono il costo di smaltimento poiché possono essere riutilizzate in un ottica di economia circolare.
  5. In Italia il 75% degli spostamenti giornalieri sono inferiori a 10 km e il 25% addirittura sono inferiori a 2 Km.
  6. Un veicolo elettrico ha mediamente una autonomia di 270 km, senza contare che il modello S di Tesla raggiunge circa 600 km.
  7. In Italia ci sono già 5.500 punti di ricarica pubblici, Enel X ha in programma di raggiungere 25.000 ricariche entro il 2022.
  8. I tempi di ricarica si stanno accorciando, a breve basteranno 15 minuti (il tempo di bere un buon caffè, ammesso che non ci sia coda alla cassa) per una ricarica da 400 km, in ogni caso, già adesso, in una ora si ricarica dal 20% all’80% della batteria.
  9. Nei prossimi tre anni sono previsti 360 nuovi modelli di auto elettriche.

Il “cuore” dell’auto elettrica è la batteria, mercato controllato dai produttori asiatici, l’Europa è in ritardo in questo settore strategico, tuttavia qualcosa comincia a muoversi e, per prima, la Germania ha destinato un investimento di un miliardo di €uro per la creazione di un sito di produzione di celle per accumulatori.

Le auto ci servono per soddisfare il bisogno primario di muoverci, tuttavia le motivazione sono altre, l’auto è emozione, comfort, sicurezza ma anche ricerca di un modello di mobilità più pulito, competitivo e connesso.

automotive