Parole O_Stili, la Community che Porge l’Altra Guancia alla Violenza Verbale

parole ostili

Le parole sono importanti. Possono fare la differenza più dei fatti. Il ventaglio di emozioni che colpiscono è ampio: dalla gioia pura alla disperazione. A dimostrarlo sono i numerosi casi di suicidio in seguito alle offese verbali ricevute in rete. Video a sfondo sessuali e commenti indiscreti sono spesso causa di depressione e bullismo 2.0.

A lungo si è discusso su una legge contro questi atti, in qualsiasi forma essi si presentino, per punire l’insensibilità di alcuni soggetti che non comprendono il peso delle loro parole.

Il dibattito, inoltre, ha sottolineato che spesso i bulli in questione sono dei minorenni e che, quindi, il processo punitivo è più complicato o che la legge andrebbe a intaccare la libertà di espressione, diritto inviolabile dell’uomo.

parole ostili 2Questo è lo scenario in cui si inserisce Parole O_Stili, un progetto sociale per sensibilizzare sulla cyber-violenza verbale. Oltre 300 persone tra comunicatori, politici e giornalisti sono intervenuti nella community per riportare al centro delle scene il linguaggio.

L’iniziativa, che ha coinvolto anche influencer e docenti, verrà messa alla prova a Trieste il 17 e il 18 febbraio 2017: due giorni durante i quali sarà presentato il “Manifesto della comunicazione non ostile”, scritto dai collaboratori del portale con l’obiettivo di ridurre ed eliminare il cyberbullismo e la violenza nel Web.

In particolare, la Presidente della Camera Laura Boldrini inaugurerà l’evento durante la prima giornata e il direttore del TG LA7 Enrico Mentana parteciperà alle nove tavole rotonde del giorno successivo.

dichiara la Boldrini. Hate speech, un argomento sempre più chiacchierato, ma che colpisce sette giovani su dieci (dati dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo).

L’ideatrice del progetto, Rosy Russo, prosegue affermando che la rete è il primo luogo nel quale si covano sentimenti negativi quali l’intolleranza e l’odio.

In questo senso, Parole O_Stili ha l’ambizione di rendere il rispetto virale tramite il Web stesso, un’inversione di tendenza che usa lo stesso strumento del fenomeno malsano. Il tradizionale insegnamento “porgi l’altra guancia” si fa virale, cerca di permeare i post di Facebook e i tweet di tutto il mondo.

Parole O_Stili è il primo tentativo concreto dei “piani alti” di migliorare la situazione. Il bullismo è sempre esistito e, probabilmente, sempre esisterà. E, forse, questo non lo estirperà. Ma è un passo in avanti nel buio del tunnel.

Ciò che si può dire con assoluta certezza è che nessuna legge o provvedimento disciplinare avrà la stessa efficacia di un’educazione votata al rispetto del prossimo e all’empatia. Vedremo cosa succederà a febbraio a Trieste e come si ripercuoterà sulla comunità italiana.