Il 4 novembre in Italia è una festa, anche se si va a lavorare lo stesso, e non è un giorno segnato in rosso nel calendario: è il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, festa un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata.
Si commemora la data del 4 novembre del 1918, che sancì il termine per l’Italia della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha segnato in modo profondo l’inizio del secolo scorso, con la vittoria sull’impero austro-ungarico e la conseguente annessione di Trieste e Trento. Quel giorno del 1918, giungeva a compimento il processo di unificazione del paese, traguardo di un lungo e travagliato cammino, raggiunto attraverso il sacrificio nei campi di battaglia e un enorme sforzo collettivo del paese.
Nel Paese la festività del 4 novembre venne istituita nel 1919 e restò in vigore fino al 1976, divenendo l’unica festa nazionale ad attraversare indenne il passaggio dalla monarchia alla repubblica. Dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, si cominciò a festeggiare la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate nella prima domenica di novembre. Negli anni Ottanta e Novanta l’importanza della festa diminuì progressivamente, rispetto agli anni precedenti Sessanta e Settanta in cui era oggetto di discussioni, polemiche e lotte politiche.
Tuttavia come da tradizione, questo giorno vede la celebrazione di numerose iniziative volte ad avvicinare la collettività agli uomini e donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri. Si chiama proprio “Le Forze armate in Piazza”, l’ evento in programma ogni anno in questo giorno sulla Piazza del Quirinale a Roma, in cui il Presidente della Repubblica rende omaggio ai Caduti nel corso delle missioni internazionali di pace, alla presenza dei rispettivi familiari, osservando un minuto di raccoglimento di fronte all’opera loro dedicata “Gli Angeli degli Eroi”. Le massime cariche dello Stato renderanno omaggio alla tomba del Milite Ignoto, al sacrario di Redipuglia dove riposano le spoglie di 100 mila caduti della Grande Guerra e Vittorio Veneto, dove avvenne l’ultima battaglia della prima guerra Mondiale. Come tradizione, in tutti i capoluoghi di provincia si svolgerà la cerimonia dell’alzabandiera in piazza.
“La sicurezza del Paese è la nostra missione” è il messaggio della campagna del Ministero della Difesa italiano per il 4 novembre 2015.