Smartfarm ha da poco cambiato faccia ed è diventato un luogo aperto alle vostre idee. La redazione di Smartweek ha così lanciato la prima edizione di Pitchwall, un nuovo spazio – wall – dedicato alle nuove idee, dove siete proprio voi a vendere – pitch – in prima persona il progetto.
Aiutandosi con delle linee guida ogni startupper si metterà alla prova, cercando di vendere ai nostri lettori la propria idea. Questo è un lavoro in puro stile giornalistico, dove le linee guida sono le Five W – who, what, where, when e why – ovvero quelle cinque domande, tanto care agli editori, a cui dovete trovare risposta se il vostro intento è quello di vedere pubblicato un articolo. Il tutto condensato in massimo 250 parole.
Oggi chiudiamo la prima edizione di Pitchwall, con il quinto pitch che ha passato l’esame della redazione. Ecco le nuove mute di Love Live Surf.
Chi. Love Live Surf arriva in una fredda giornata Milanese. Io, Giuseppina Chisari, mi sono è avvicinata al surf poco più di due anni fa, e da allora è diventato come una fissazione. Una sorta di dedizione totale per quello che (purtroppo solo in parte) si può fare da qui.
Cosa. Il progetto ha l’obiettivo di attuare una formula Inport/Export e Manifattura/vendita di mute da surf di design innovativo ed originale: creare delle mute di buona qualità con un design ricco di colori vivi ed eccentrici. L’idea è realizzare delle mute che sappiano dare alle donne un aspetto da surfiste, senza perdere la loro femminilità. E’ un progetto per le donne insomma.
Dove. Tra gli scopi del progetto c’è quello di far partire un’impresa in Italia, pur se di piccole dimensioni. In realtà, però, questo marchio è fatto per essere esportato all’estero.
Quando. L’idea è venuta un giorno per caso, mentre mi accingevo a mettere su la mia muta nera. Mi guardai allo specchio e pensai: “beh, questa muta non mi valorizza per niente ed il nero proprio non mi piace”.
Perché. Il motivo è molto semplice: guardando con i miei occhi, guardando e vivendo il surf con gli occhi delle tante donne che lo praticano, ho deciso di iniziare a disegnare dei modelli che fossero il più femminile possibile. Perché il surf non ha sesso, non ha razza né religione. Il surf si nutre di storie e di parole, come il mare fa con la sabbia. Ne va della sua stessa sopravvivenza. Sono certa che una muta più colorata e più femminile possa aiutare le donne ad essere delle vere donne anche in mezzo al mare.
Se pensate di avere un’idea vincente, inviateci le vostre proposte a info@smartweek.it inserendo Pitchwall come intestazione accompagnato da una foto che rappresenti al meglio la vostra startup. Non perdete la possibilità di far conoscere la vostra idea. Gli investitori sono sempre online.