Beppe Grillo, Matteo Salvini, Selvaggia Lucarelli. Sono solo alcuni dei personaggi famosi che hanno visto invadere le proprie bacheche Facebook da migliaia di gattini. Un’invasione pacifica, un flash mob social per rispondere con un’azione insolita ai toni sempre più esasperati della politica e della comunicazione italiana. Tutto questo fa parte del Progetto Kitten nato appena 3 mesi fa ma subito diventato virale con la campagna #gattinisusalvini. Ma chi c’è dietro tutto questo? Nessuna agenzia marketing, bensì un Capo Micio di cui non si conosce l’identità ma con il quale noi di Smartweek siamo riusciti ad entrare in contatto.
I vostri sono i gattini più famosi del web. Tutti si chiedono, chi c’è dietro? Alcuni ipotizzano un’agenzia di marketing..
Siamo felicissimi di aver sollevato la coppa “gattini più famosi del web” ma vi assicuro che dietro c’è solo Capo Micio. E nessun’altro. Non c’è nessuna agenzia di marketing e nessun partito politico, anche se ci hanno tacciato di essere nell’ordine: del Pd, della Lega, del M5S. Insomma cambiava partito ad ogni nuovo bersaglio. Non c’è nessun fondo occulto, nessun NWO, niente di niente, c’è stata solo un’idea che ha riscosso un inatteso successo oltre ogni limite pensabile. Credo che il bello di tutto il progetto risieda proprio nel fatto che con una idea e una connessione chiunque può creare un evento e arrivare a toccare più di un milione e mezzo di persone. In più se a questa idea si uniscono migliaia di persone con una vena artistica e un senso dell’umorismo fantastico (e non perdo occasione per ringraziare sempre i catmobbers che generano dei meme eccezionali ad ogni Mob), si riesce ad attuare un piccolo cambiamento nel modo di pensare e nel costume di una società.
Quando è nata l’idea di questa community? E soprattutto perché avete scelto i gattini come “arma” ?
La community è nata 2 giorni prima di #gattinisusalvini, il 5 maggio, ed in 2 giorni ha radunato circa 6000 persone sulla pagina e più di 26000 adesioni all’evento, non siamo in grado di sapere quanti gattini siano stati lanciati sulla pagina di Salvini e in giro per il web, sappiamo però che su Twitter siamo stati in TT tutto il pomeriggio e questo ci ha reso emozionati e felici. La scelta dei gattini è stata decisa perchè volevamo interrompere il sistema comunicativo di Salvini basato su odio e su preconcetti, cercando di opporre un’idea che non avesse contenuti politici o di parte ma avesse un grande impatto emotivo. Abbiamo pensato che un gattino alla fine è come certa comunicazione politica alla Salvini, denso di impatto emotivo ma inutile per prendere decisioni vere. E un po’ così: tu mi posti una botta di emotività a base di odio e io ti rispondo con una botta di emotività a base di…. pucciosità. E conosci qualcosa più puccioso di un gattino? Avremmo voluto usare come slogan “mettete dei gattini nei vostri cannoni” ma l’immagine non ci pareva bellissima.
Le vostre invasioni sono programmate, dei veri e propri flashmob social. Analogie e differenze con un “reale” flash mob?
Ci sono molte analogie, creiamo un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico virtuale con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita. A differenza dei flash mob è molto più semplice partecipare, perchè chi vuole ha accesso diretto a quello spazio e può partecipare attivamente all’evento da qualsiasi smartphone o computer. In questo modo chiunque da casa o lavoro può in 5 minuti apportare il suo gattino.
L’idea del virtual flash mob mi è venuta pensando alle piazze virtuali, intese proprio come Agorà: il luogo dove i cittadini si riunivano per discutere e deliberare, ora sono le bacheche delle fan page dei politici.
Si sta passando da convegni politici in piazza, a convegni politici fatti su Facebook. E’ lo stesso metodo ma viene creata una piazza “semi-chiusa” dove abilmente il politico può vedere, osservare, cambiare il proprio tiro in corsa analizzando con strumenti ad hoc il sentimento dei commenti e “bannare” chi non la pensa come lui o metterlo alla berlina. Da queste piazze chiuse chi sta in politica genera umori ed emotività. Grillo, Salvini e gli altri nostri obiettivi, hanno utilizzato dei toni accesi per generare dei mal di pancia per combattere questo modo di fare comunicazione politica (o televisiva) bisogna creare qualcosa di totalmente diverso che li spiazzi. Ed ecco arrivare migliaia di gattini, che non puoi convincere o raggirare, che portano diversi ed esilaranti significati e che convogliano il tutto in un unico semplice messaggio: Pucciosity is the way.
Siamo Apartitici perchè non ci interessa la politica e non ci interessano le fazioni, semplicemente ci piacerebbe vedere tutti i politici portare più contenuti e meno bombe emotive, che parlino più alla testa e meno alla pancia delle masse, ma soprattutto che risolvano i problemi invece di cercare facili voti giocando sulla disperazione di chi, quei problemi, li vive.
Matteo Salvini, Beppe Grillo, Selvaggia Lucarelli, ora andrete in vacanza ma avete già pensato alla prossima “vittima”?
Diciamo che guardando il mare e sentendo la brezza sul pelo ci stanno venendo molte idee…