Innovare il mondo dell’ottica per sfidare i grandi player del mercato, ripartendo dai valori e dall’ideale estetico che sono stati alla base di uno dei periodi più illustri della storia italiana: il Rinascimento. Una sfida non da poco, giocata dal punto di vista dell’innovazione di prodotto e di processo per trovare soluzioni all’avanguardia, su misura di un’utenza sempre più esigente, smart ed internazionale. Abbiamo incontrato Eugenio Pugliese, CEO di Quattrocento,per farci spiegare da lui i tratti salienti di questa Rivoluzione
Eugenio, spiegaci meglio che cos’è Quattrocento
Quattrocento è un intraprendente brand di eyewear, che sviluppa la sua rete commerciale principalmente on-line. La nostra missione è quella di vendere occhiali artigianali di alta qualità, sia da vista sia da sole, ad un prezzo rivoluzionario. Aggirando i canali tradizionali, abbattendo i costi di filiera e vendendo direttamente online attraverso il nostro sito, siamo in grado di fornire un occhiale di altissima qualità, Made in Italy, dal design originale ad un prezzo altamente competitivo di 115€, inclusivo di lenti graduate e spese di spedizione.
Crediamo che i consumatori dovrebbero pagare esclusivamente per la qualità dei materiali utilizzati e per le competenze di coloro che hanno lavorato alla fase di disegno e di assemblaggio del prodotto. Vogliamo ripartire dall’artigianalità italiana, nella profonda convinzione che non abbia più senso investire nella produzione industriale cinese perché oggi è possibile creare valore aggiunto lavorando con i piccoli artigiani locali.
Lungo l’intera penisola ci sono moltissimi piccoli artigiani che hanno estrema difficoltà a stare al passo con la competizione dei grandi produttori di massa. Le fabbriche dove produciamo i nostri prodotti si trovano a Cadore, in Veneto, il punto nascente dell’arte vetraria che conta ad oggi centinaia di anni di storia. Selezioniamo le mani più esperte e i materiali più raffinati per creare un prodotto che giorno dopo giorno raggiunge standard di qualità paragonabili a quelli dei grandi marchi dell’ottica. La nostra rivoluzione vuole sfidare la produzione di massa: per farlo diamo valore alla qualità, alle origini del prodotto, alla tradizione e alla garanzia di prezzi onesti e trasparenti .
Com’è nata l’idea?
L’idea è nata a partire dalla combinazione di due elementi: le mie conoscenze pregresse del mercato dell’ottica e dalla passione per il Made in Italy che condivido con Sharon, mia co-founder. Abbiamo voluto offrire un prodotto di alta qualità ad un prezzo rivoluzionario, eliminando i costi tipici del settore: royalties sul brand, costi legati ai contratti di distribuzione e di agenzia.
Il vostro brand si può dire essere incentrato sul concetto di “Second Renaissance”. Qual è il suo significato?
“Quattrocento” vuole essere un omaggio ad uno dei periodi più rivoluzionari e innovatori della storia italiana: il 1400. Il riferimento al Rinascimento è duplice. Da un lato è di tipo estetico e trova nell’arte, nell’innovazione rinascimentale e nella figura di Giotto di Bondone la sua principale fonte di ispirazione. Dall’altro si potrebbe definire di tipo “etico” e sottintende alla volontà di riscoprire un prodotto di qualità realizzato interamente in Italia, rivalutando e dando lustro alla produzione artigiana del nostro Paese. Infine vi è un implicito riferimento al Rinascimento come periodo storico più importante e prospero della storia italiana, che speriamo possa riproporsi sotto forme differenti, ma riportando la tradizione italiana e il suo sistema produttivo sotto i meritati riflettori della scena internazionale.
Come avete trovato i fondi per finanziare il progetto?
Grazie ad un club deal di business angels internazionali, tra cui il fondo Kima Ventures e Avishai Abrahami (founder di wix.com).
Da chi è composto il team?
Quattrocento nasce dalla passione per il Made in Italy che condivido con Sharon Ezra. Sharon, israeliana d’origine, fashion designer e responsabile sviluppo prodotto, ha lavorato in Italia e all’estero come designer a contatto con le migliore manifatture italiane. Io invece sono un business developer, con un’esperienza maturata nel mondo del private equity e dei business incubator, dopo un’infanzia trascorsa all’interno del negozio di ottica di famiglia. Completano il team, Luana Pugliese ottico che si occupa della realizzazione delle lenti graduate e Giulia Spagnoli che invece si occupa del business development & customer care.
Qual è la road map per i prossimi mesi?
Stiamo implementando una strategia omichannel. Nei prossimi mesi punteremo soprattutto all’implementazione del sistema “virtual try-on” che crediamo fortemente possa apportare un ulteriore valore aggiunto alla nostra value proposition. Essendo ben consci delle esigenze dei consumatori che comprano online, vogliamo garantire loro la sicurezza dell’acquisto digitale grazie ad una piattaforma studiata per riprodurre la prova dell’occhiale. Al momento è in versione beta, ma sarà attiva a partire dalla metà di giugno. Inoltre stiamo lavorando all’apertura di alcuni pop-up shop nei gift store dei musei a Milano e a sviluppare un sistema di SHOWROOM a livello di concept store e fashion boutique.