Quello che non Vorresti Accadesse mai Durante la Stesura della Tesi

curiosità made in sud

Lo studente fuori sede, ironizzando, ogni giorno vive una sfida per la sopravvivenza, ma voglio prestare attenzione ad un’altra categoria di cui molti prima o poi faranno o hanno fatto parte. Quella dello studente alle prese con la stesura della tesi, scelta del relatore e argomento da trattare. Un mix che può portare all’esaurimento nervoso se solo una di queste combinazioni non combacia alla perfezione nel puzzle della tua costruzione mentale. Ebbene, voglio stilare una tassonomia riguardante alcuni punti in cui almeno un terzo di voi si è pazientemente imbattuto:

1) Pensare di aver scelto un argomento adeguato e scrivere una mail al presunto relatore, che oltre a rispondere dopo moltissimo tempo (quando stai già pensando ad un altro tema e ad un altro prof) ti dice di incontrarvi nel giorno più incasinato della settimana per discutere dell’idea e alla fine… o la stravolge o ti indirizza verso un altro docente.

2) Il criterio dell’originalità. Quante volte avete pensato: voglio fare qualcosa di diverso, non posso omologarmi alla massa con i soliti dati copia e incolla nozionistici?! Ecco, vi renderete conto che l’unica originalità in cui potrete imbattervi sarà quella del colore della copertina finalmente, i più coraggiosi scelgono addirittura il velluto.

3) Le fonti. Un altro problema sono quest’ultime, nel nostro immaginario elemento fondamentale nel cammino di scrittura. Soltanto dopo aver scelto un tema eccessivamente attuale e concreto vi renderete conto che le uniche fonti sono testimonianze dirette e quindi il vostro lavoro dovrà essere un terzo più lungo e complesso rispetto a quello della maggior parte dei colleghi.

4) I feedback. Esiste quella tipologia di prof che nel caldo soffocante del suo ufficio, sorridendo, diventa uno “yesman” a qualsiasi tua proposta, ti invita a scrivere e poi inviare il tutto per una correzione immediata. Eppure i giorni passano, le stagioni cambiano e l’unica cosa che resta immutata è il numero di pagine su cui versare lacrime amare.

5) Una volta terminata la tesi ti comunica che sarebbe opportuno modificare il titolo perché il discorso si è ampliato particolarmente.

Ebbene ragazzi, testimonianze e confidenze personali hanno rivelato alla mia inesperienza il relativo lato oscuro. Quello che con solidarietà vi auguro è di combattere con tutte le vostre forze e di credere in una grande impresa (possibile): la scelta del relatore giusto!

Voi siete stati più fortunati?

Io ancora non lo so: auguratemi buona fortuna!