Regali di Natale 2022, le nuove parole d’ordine: antispreco, mirati, digitali e personalizzati

Prezzi in crescita e inflazione che corre si traducono in minor propensione alla spesa e maggior desiderio di evitare regali non graditi che rimarrebbero nel cassetto. Risultato: gli italiani, quest’anno più che mai, propenderanno per acquistare regali di Natale più mirati e digitali e solo per le persone più care. Con una preferenza su tutte: le gift card, perché facilmente acquistabili e spendibili in uno o più negozi del cuore e quindi più flessibili rispetto alle esigenze e desideri di tutti. Analogamente, i lavoratori italiani hanno le idee chiare e dai propri datori di lavoro vorrebbero ricevere un regalo aziendale digitale, sotto forma di buono acquisto, uno strumento flessibile che è in grado di aumentare il potere di acquisto delle famiglie e permette, in autonomia, di scegliere come spendere il denaro a disposizione. Parola di Sodexo Benefits and Rewards Services Italia, azienda leader per i benefit aziendali e l’engagement, tramite servizi altamente digitalizzati che danno vita ad una esperienza personalizzata e sostenibile per i dipendenti sul posto di lavoro e oltre.

Natale 2022: Inflazione e prudenza, cambiano le abitudini di consumo

In un contesto di incertezza e volatilità, non stupisce come siano diversi gli indicatori che prevedano una frenata nei consumi degli Italiani che, per le festività 2022, si faranno più prudenti. Così i consumatori, alle prese con l’aumento dei costi dell’energia e dell’inflazione che ha bruciato i risparmi accumulati nei due anni precedenti, questo Natale si trovano a modificare le proprie abitudini di spesa o accelerare cambiamenti già in essere. Secondo un recente report prodotto da KPMGun consumatore su quattro acquisterà regali per meno persone rispetto al 2021 (principalmente la cerchia stretta dei familiari, in particolare i più piccoli), impiegando però più tempo per fare ricerche e cogliere la migliore offerta disponibile. E infatti, sempre secondo KPMG, l’acquisto del dono natalizio si fa sempre più dilatato nel tempo: il 72% dei consumatori inizia a fare acquisti in previsione di Natale tra ottobre e novembre, il 9% a dicembre mentre il 19% acquista regali nel resto dell’anno. Non sorprende, dunque, che momenti come il Black Friday o il Cyber Monday siano divenuti centrali nelle esperienze di acquisto dei consumatori in vista delle feste di Natale.

Flessibili, semplici e apprezzate: le gift card, un mercato che in Italia si stima varrà oltre 18 miliardi di dollari entro il 2028.

L’esperienza di acquisto e di ricerca si fanno sempre più attente e digitali: infatti, secondo stime di Google, il 31% degli italiani dichiara di voler fare quest’anno ancora più shopping online in vista delle feste rispetto al 2021 e di aver impiegato circa il 60% del loro tempo online per cercare e comprare regali per le festività. È la dimensione digitale, dunque, quella in cui i consumatori si immergono per raccogliere i giusti spunti in vista dei regali. La maggioranza di loro, poi, non ha dubbi: sono le wishlist la bussola fondamentale per azzeccare il dono, ottimizzare i tempi di ricerca ed evitare, in particolare, gli sprechi (KPMG).

Non stupisce quindi come una categoria di regalo in particolare stia divenendo sempre più popolare: le gift card, un mercato che secondo Allied Market Research valeva più di 6 miliardi di dollari nel 2020 che salirà a oltre 18 miliardi di dollari entro il 2028, con un CAGR pari al 13.9% dal 2021 al 2028[4] . Facilmente acquistabili, le gift card consentono ai destinatari di esercitare la propria piena espressione personale e ottenere ciò che desiderano veramente, magari concedendosi un capriccio, un piacere a lungo rimandato. Le gift card sono la risposta a uno scenario in cui l’attenzione alle spese e agli sprechi è particolarmente alta e nel quale si preferiscono regali mirati, ma flessibili, da destinare alle persone più care.

Addio al cesto tradizionale natalizio, benvenuti buoni acquisto.

In linea con le proprie preferenze di acquisto, i lavoratori italiani vorrebbero ricevere un regalo aziendale digitale, sotto forma di buono acquisto, dal proprio datore di lavoro. Una volontà di dire addio quindi ai regali più tradizionali o almeno così sembrerebbe. È quanto emerge dal punto di vista di Sodexo Benefits and Rewards Services Italia. “Come i consumatori, le imprese devono riflettere sulle nuove abitudini di spesa e, di conseguenza, pensare a regali da destinare ai collaboratori che rispondano alle rinnovate esigenze. Nella realtà aziendale, una soluzione come il buono acquisto rappresenta il regalo ideale poiché è flessibile, pratico e soprattutto apprezzato in quanto spendibile in una pluralità di realtà e capace di assecondare esigenze e gusti di tutti i collaboratori” – racconta Anna Maria Mazzini, Chief Growth Officer di Sodexo Benefits and Rewards Services Italia –  “I buoni permettono alle aziende di offrire in maniera veloce e pratica ai propri collaboratori massima libertà di scelta: i destinatari possono infatti scegliere tra lo shopping online (attraverso le principali piattaforme di eCommerce) e offline in un’ampia gamma di settori, dall’abbigliamento, all’ elettronica, ai viaggi e molto altro. Anche gli aspetti legati ai vantaggi fiscali non sono da sottovalutare, né per quanto riguarda gli utilizzatori, né per le aziende clienti, poiché rappresentano una scelta conveniente.

Un aspetto non da poco in un contesto economico che mette in seria difficoltà non solo lavoratori ma anche le imprese. “Per le aziende è possibile ottenere in un solo colpo diversi benefici. Innanzitutto, si tratta di benefit esclusi dalla base imponibile del reddito da lavoro dipendente: una soglia di esenzione fiscale che il legislatore ha previsto in continua crescita e che arriva a toccare – rispetto ai 600€ messi a disposizione dal precedente Dl Aiuti Bis – i 3000€ per l’anno 2022 con l’attuale Dl Aiuti Quater. Un aiuto concreto per molte famiglie, che non dovranno così rinunciare all’acquisto di beni e servizi, e per l’economia tutta, contrastando così l’inflazione e la stretta sui consumi” conclude Mazzini.