Sharing Contro Pirateria: la Sfida Ambiziosa di Together Price

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Sharing economy e social network. Sono questi i due ingredienti che stanno alla base di Together Price, il primo sharing marketplace dove l’utente può condividere tutto ciò che desidera, dall’abbonamento a Netflix a quello per l’anti-virus.

“Vogliamo diventare per gli utenti il sistema di riferimento delle condivisioni, un vero e proprio marketplace dove trovare sia le persone con cui condividere che le proposte di condivisione spaziando dai servizi digitali come gli abbonamenti streaming Netflix, Spotify fino alla condivisione di servizi o prodotti reali come il coworking, il garage o l’appartamento” afferna Marco Taddei Ceo di Together Price.

La startup romana è uscita sul mercato in fase beta lo scorso 6 maggio e ha deciso di partire con la condivisione dei servizi streaming. “Ci siamo resi conto che l’utente aveva manifestato un bisogno di condivisione non ancora soddisfatto da alcuna piattaforma online, ma l’obiettivo è di integrare presto altri servizi e prodotti permettendo all’utente di condividere qualsiasi cosa” aggiunge Taddei.

Together Price tutti i servizi

Il servizio è semplice. Basta registrarsi gratuitamente alla piattaforma, creare una proposta di condivisione al momento disponibile sfruttando i modelli precompilati. Se l’utente utilizza le proposte di condivisione precompilate il prezzo è già impostato come da mercato. Quindi basta inserire la tipologia di abbonamento che si vuole condividere e il sistema genera in automatico il prezzo che si rifà ai listini ufficiali.

Una volta completato l’inserimento dei dettagli di ciò che si vuole condividere, il sistema genera un url personalizzato che l’utente invia tramite social ai suoi contatti o posta pubblicamente dove preferisce. Chi clicca sul post, accetta l’invito, entra così automaticamente nel gruppo di condivisione dove ha a disposizione tutte le informazioni e può acquistare.

Tra qualche settimana Together Price implementerà anche la possibilità di inserire proposte di condivisione personalizzate per allargare la condivisione a qualsiasi cosa e in quel caso sarà a discrezione dell’utente inserire il dettaglio del prezzo e il numero delle persone con le quali intende condividere. Il servizio è assolutamente legale visto che non fa altro che ricalcare e rispettare i termini di uso dei servizi o prodotti condivisi.

“All’attivo esistono due diverse modalità di condivisione – spiega Taddei – quella pubblica aperta a tutti quando si vuole avere una maggiore visibilità e solo per i servizi o prodotti che possono essere condivisi con sconosciuti o la modalità privata quando si ha bisogno di un maggior livello di sicurezza o i termini del servizio impongono un vincolo parentale o residenziale nella condivisione. Per la condivisione privata ci ispiriamo al modello proposto da Linkedin perché le condivisioni avvengono solo su invito e all’interno di una rete sociale di persone affidabili connesse tra loro.”