Startup Italia Jobs: Trovare Lavoro in Ambito Startup

Secondo Italia Startup, l’associazione di imprenditori, investitori, aziende ed enti che rappresenta l’ecosistema italiano,  sono circa 20mila gli impieghi creati dalle nuove imprese innovative sul territorio italiano. In questo ecosistema una problematica comunemente riscontrata è la difficoltà di reperire figure professionali idonee alle esigenze del proprio biusiness.  Startup Italia jobs nasce per rispondere a questa esigenza:  è un portale ad hoc creato da due giovani italiani che vivono a Berlino per connettere domanda e offerta di lavoro nell’ecosistema delle start-up. I giovani talenti italiani, di ogni categoria e professione, dal developer all’esperto di marketing, passando per l’aspirante project manager, possono iscriversi, creare un proprio profilo, inserendo CV, competenze ed esperienze.  Dall’altra parte, le start-up hanno la possibilità di pubblicare annunci ed occasioni professionali in accordo alle loro necessità.

Noi di Smartweek abbiamo incontrato  Giuseppe Colucci, co-founder di Startup Italia Jobs, per capire meglio che cos’è e come funziona il primo marketplace per offrire e trovare lavoro in ambito startup e innovazione in Italia.

Giuseppe, innanzitutto ti chiedo di descriverti in 140 caratteri.

Mi piacciono le contraddizioni. Sono innovatore e tradizionalista, viaggiatore e sedentario, mi interessa la tecnologia e leggo molti libri.

So che vivi a Berlino ora, com’è lì l’innovazione? E’ un modello replicabile o immaginabile anche in Italia?

La scena start up a Berlino è di certo più matura di quella italiana, ma meno matura di altre realtà. In Europa è un modello da seguire per tutti perchè, approfittando di alcune caratteristiche strutturali (prezzi bassi, grande considerazione per l’industria creativa, manodopera internazionale mediamente istruita) ha creato un hub caratterizzato da un grande potenziale. Certamente il modello è replicabile anche in Italia, dove però il mercato è molto più acerbo.

Cosa consiglieresti ai giovani italiani? Rimanere e provare a cambiare ed innovare, o partire e  provare a farlo all’estero?

Non consiglierei di fuggire. Di fare esperienze all’estero sì, tutta la vita. Non sono solo utili ma necessarie, imprescindibili per capire in che contesto viviamo. Guardando un po’ al di là della realtà fattuale, ci rendiamo conto di vivere in un mondo dove i confini sono sempre più liquidi. Però è bello, è romantico, e soprattutto è utile per il nostro paese, far qualcosa per cercar di cambiarne alcune caratteristiche dall’interno.

Com’è nato Startup Italia Jobs?

E’ nato da un bisogno che io e il mio business partner ,Marco Melluso, abbiamo riscontrato, e cioè la mancanza di una piattaforma simile in Italia, mentre in altri paesi, Germania in primis, proliferavano. Quindi è stato un passaggio abbastanza naturale.

Qual è la vostra mission?

Aiutare l’ecosistema startup, che è estremamente frammentato, ad amalgamarsi, partendo dal mondo del lavoro. Cerchiamo di mettere in comunicazione domanda e offerta  di lavoro che magari, trovandosi ai poli opposti del paese, altrimenti non si conoscerebbero. Naturalmente siamo un’azienda, quindi nel medio periodo puntiamo anche a monetizzare il nostro servizio, fermo restando che la registrazione di professionisti e offerte di lavoro resterà sempre gratuita.

Stando alle registrazioni sul portale, i giovani italiani hanno compreso l’utilità di Startup Italia Jobs?

Mi auguro di sì, altrimenti vorrebbe dire che è stata una bella esperienza ma non ha portato il cambiamento che volevamo. Io penso che, comunque, le startup in generale siano un’ottima opportunità per fare esperienza nel mondo del lavoro cercando di dare una mentalità più imprenditoriale ai giovani neo-laureati. A patto, però, che le startup non diventino semplicemente dei luoghi in cui i giovani vengano spremuti, con meno benefit, salari più bassi e maggiore instabilità, in cambio di un fantomatico sogno di far parte della crescita della nuova “big thing”, del nuovo Airbnb, Uber e così via.

In una startup, a tuo parere, quale fattore conta di più: team, idea o esecuzione?

Tutti e tre. Il team è importantissimo e molti investitori decidono di investire perchè si fidano del team.  Ciò che per loro conta è la capacità del gruppo di sviluppare un business a partire da qualsiasi idea. Però, al di là di un’ottima idea, i fondatori devono per forza di cose avere una mentalità imprenditoriale ed essere capaci di capire il proprio mercato, altrimenti a un certo punto si fermeranno  e non saranno in grado di far esplodere il potenziale della loro idea.