Tempo di Vacanze: Non Per Zuckerberg

Zuckerberg

Agosto, in America, non è periodo di ferie, tuttavia ci si potrebbe concedere qualche breve periodo di relax, ma sembra che ciò non sia previsto per Zuckerberg. Il 16 luglio di quest’anno il prezzo di Facebook  raggiunge il massimo di 217 dollari per azione, nemmeno il tempo di organizzare un weekend, e vengono bruciati 120 miliardi di dollari di capitalizzazione. Nel mondo “digital” ci hanno abituati a viaggiare “al massimo”, e anche in questo caso non  si smentiscono: è il più grande crollo di tutti i tempi di un singolo titolo a Wall Street.

L’estate si fa bollente. Facebook vuole mettere in contatto le persone, ma gli ultimi dati dicono che in Europa gli utenti stanno diminuendo e quelli in America sono fermi. Prima o poi si vedrà anche nei dati finanziari dell’azienda. Nel 2017 c’erano 2 miliardi di utenti mensili attivi, che più volte in un giorno, davano una occhiata al Social, considerate che il tutto era iniziato nel 2004 solo

per gli studenti di Harvard. Nessun mezzo e tecnologia come la televisione, il cinema o la radio aveva avuto una tale velocità nell’utilizzo. Quando parliamo di Facebook bisogna ricordarsi anche delle App di proprietà : WhatApp, Messenger e Istagram. La concorrenza più temuta è quella di YouTube di proprietà di Alphabet (meglio dire Google). La iniziale “mission” di Zuckerberg  era “rendere il mondo più aperto e connesso”.

Traduci meglio caro Zuckerberg. Ecco pronta la risposta: “Dare alle persone il potere di costruire comunità e unire sempre di più il mondo”. Per fare tutto ciò, se non vogliamo chiudere subito il discorso con la battuta di Steve Jobs “stronzate”, bisogna avere due caratteristiche: reputazione e leadership. La reputazione di Zuckerberg con le mancanze nella politica della privacy è quasi sparita, quindi bisogna puntare tutte le energie nella leadership, tuttavia quest’ultima si costruisce con il carisma e trasformando il marchio facebook in una icona.  Bisogna essere essenziali nelle visioni e poi agire in solitudine. Il mestiere prossimo di Zuckerberg si complica.

E Lui si è messo subito al lavoro. Apprendiamo la notizia dal Wall Street Journal che  Facebook ha chiesto alle banche J.P. Morgan Chase, Well Fargo e Citigroup  di consegnare i dati finanziari dei loro clienti. Secondo quanto riferito, il gigante dei social media è interessato a tutto, dai saldi dei conti dei clienti alle transazioni con le carte di credito. In cambio dei dati finanziari, Facebook sta offrendo alle banche una presenza sulla sua app Messenger, che può contare 1,3 miliardi di utenti e funge da centro commerciale dell’azienda. Gli utilizzatori di Messenger possono già utilizzare la App per ricevere e inviare denaro.

Facebook non si accontenta di sapere chi sei, cosa fai, dove vai e con chi parli. Vuole anche sapere come spendi i tuoi soldi. Per ora, le banche hanno declinato l’offerta di Facebook di una partnership: motivo le preoccupazioni sulla privacy dei clienti.

Vogliamo davvero offrire agli hacker un altro modo per mettere le mani nei nostri fondi?

Buon lavoro Zuckerberg !