Tutti lo conosciamo ma nessuno ha mai pensato che potesse essere un mezzo per viaggiare e guardare il mondo da una nuova prospettiva. Fino ad oggi. Stiamo parlando dell’Ape Calessino, quel piccolo mezzo a tre ruote, a metà tra una macchina e un furgoncino, o forse più simile ad un Tuk Tuk, che grazie a “The Gira” (The Great Italian Rickshaw Adventure) ci permette di scoprire l’Italia e, perché no, anche l’Europa.
A quest’avventura, stranamente, non si associa la velocità perché tutti i mitici rickshaw, rigorosamente prodotti in India, vanno ad una velocità massima di 50km orari (in discesa!) e possono percorrere approssimativamente 1000km; ma non disperate di questa lentezza, sarà difficile abituarsi ma alla fine avrete avuto l’imperdibile occasione di assaporare ogni singolo istante del vostro viaggio, di guardarvi intorno e di apprezzare i paesaggi di quello che, a detta di molti, è il paese più bello del mondo senza alcuno stress (almeno nei momenti in cui non siete voi a guidare). The Gira è una grande avventura che per la sua unicità deve necessariamente essere condivisa e pubblicizzata, per questo tutti i piccoli mezzi sono dotati di wi-fi e GPS per poter postare con facilità foto e storie a ripetizione e per poter essere seguiti su una mappa dagli amici (o per poter essere salvati qualora il calessino dovesse rimanere senza benzina nel bel mezzo del nulla).
The Gira è anche un’esperienza di socializzazione, un viaggio di scoperta, sai da dove parti e sai dove devi arrivare ma il resto è tutto da progettare, giorno per giorno, minuto per minuto. Ebbene sì, perché i punti di partenza e di arrivo in cui hai l’occasione di conoscere chi viaggerà con te (se non sei riuscito a trovare un amico abbastanza pazzo per accompagnarti in quest’esperienza) o chi un giorno come tanti si è imbattuto su questo strano sito e ha avuto la malsana idea di dare fiducia ad un calessino e ha casualmente scelto il tuo stesso percorso, ma poi tutto il resto è a esclusiva discrezione del viaggiatore. Qui l’importante è partire e poi, se proprio sei fortunato, arrivare.
Le regole sono poche ma essenziali. È necessario avere una patente valida, anche di tipo B, perché qualcuno potrebbe fermarti per eccesso di velocità e decidere di multarti, mettendo così fine al tuo fantomatico viaggio. Le autostrade, in qualsiasi stato dell’Unione, sono tassativamente off-limits, un po’ perché lo dice il codice della strada, un po’ perché potrebbe venirti la grandiosa idea di fare una corsa clandestina e, ahimè!, non sopporteresti l’inevitabile sconfitta.
Quindi non resta altro che preparare i bagagli e, se siete ragazze, mettetevi d’accordo su chi porterà la piastra e chi l’asciugacapelli perché dovrete far entrare tutto in un minuscolo bagagliaio e partite alla volta di questo mitico slowtrip. Buon viaggio!
Noemi Muratore