Tre Grafici e un Suggerimento Per Affrontare i Mercati nel 2019

mercati

Dopo un finale 2018 con le montagne russe a Wall Street, cosa ci dobbiamo aspettare per il 2019 dal punto di vista del ciclo economico e dei mercati finanziari?  E’ utile riflettere a che punto sia il secondo più lungo ciclo di crescita dell’economia,  in particolare quella americana, che rappresenta sempre il nostro punto di riferimento. Cercherò di separare quelle che sono le scelte su come comporre i propri portafogli provando a dare una visione, che in ogni caso, sarà utile anche per le scelte di investimenti a lungo termine. L’interessante lettura dell’analisi di J. Mauldin Economics  mi porta a sintetizzare lo scenario futuro avvalendomi di tre grafici che ci favoriranno nella scelta  delle domande  da porci, e di conseguenza quali siano le risposte più adatte per avere una bussola che ci tracci la rotta da seguire in un mare tempestoso: 1) la probabilità di una prossima recessione, 2) le condizione del credito e infine, 3) le valutazione attuali delle aziende quotate.

1) Ogni periodo di crescita economica finisce la propria “corsa” in un periodo di recessione. La crescita economica americana più lunga è durata 120 mesi (dal 1991 al 2001), ora siamo in una fase di espansione economica che dura da oltre 114 mesi. Dopo l’espansione arriva la recessione, nulla di nuovo, tuttavia il problema è che i mercati azionari anticipano la prospettiva perdono mediamente dal 37% sino anche al 50% del loro valore. Se pensate che il vostro portafoglio si possa salvare con la tecnica del “buy and hold” (tradotta: ho comprato, mantengo la posizione e attendo tempi migliori) vi state sbagliando. Basterà guadare con attenzione il grafico sottostante per capire dove siamo e quali effetti futuri si verificheranno:

2) Le dimensioni del mercato del credito, di cui in altre occasioni abbiamo raccontato, in particolare nei  “corporate bond” è circa tre volte più grande rispetto al 2008, ci supporta visionare il prossimo grafico, e come non bastasse, ciò che è ancora più preoccupante è la qualità del credito con un grande incremento di emittenti con rating tripla B rispetto ad emittenti più affidabili (rating A).

3) Infine l’aspetto che coinvolge maggiormente come investitori è l’ultimo grafico: il mercato azionario americano è salito del +100% dal 2009, solamente la performance dal 1982 al 2000 aveva fatto meglio con + 142%, anche se con qualche breve periodo di riflessione.

Gli investimenti fatti dal 2009 sono andati bene, tuttavia i benefici sono stati riservati per una piccolissima fetta della popolazione, basti ricordare che solamente lo 0,7% della popolazione mondiale controlla circa 128 trilioni di dollari degli assets finanziari, pari al 46% del totale delle attività finanziarie mondiali. Sono stati dieci anni di crescita i cui benefici sono andati quasi esclusivamente ad una fetta piccolissima della popolazione. Con le politiche di Quantitative Easing adottate dalle Banche Centrali, a mio parere, si è guadagnato tempo, ma i temi critici dell’economia sono ancora quasi tutti ancora attuali. Guadagnare “tempo economico” è una tattica azzeccata, ma prima o poi, bisogna affrontare una strategia con scelte coraggiose, tuttavia questa non è l’occasione per discuterne. Prima di salutare, come promesso nel titolo, vi dovevo un suggerimento, eccolo: quando vi preoccupate di essere poco investiti sul mercato finanziario vi ricordo che detenere denaro è come comprare un’opzione per il futuro. Probabilmente perderete qualche opportunità di guadagno con il trading, tuttavia potreste potenzialmente guadagnare molto di più se acquisterete dopo lo “sgonfiamento” di questa fase, così anomala nella storia finanziaria dovuta all’introduzione del QE. Non guardate al breve periodo, non fatevi prendere dal panico, perché nei prossimi periodi ci saranno possibilità di acquistare attività finanziarie a buon mercato. Non siate preoccupati, ma impegnatevi a capire quali aziende meritano la vostra attenzione, saranno quelle che vi ripagheranno con un 2019 ricco di soddisfazioni. Sappiate “sapere aspettare, senza stancarvi di aspettare”.