Eravamo all’inizio degli anni ’80 e la maggior parte dei primi computer non potevano dialogare tra loro perché le loro reti utilizzavano diversi “linguaggi” di software. Gli sviluppatori, pur avendo inventato i protocolli per consentire ai computer di parlare con linguaggi software diversi, mancavano di un dispositivo hardware per far rispettare i protocolli.
Due ragazzi di nome Sandy Lerner e Leonard Bosack hanno capito la grande opportunità e creato il primo “router” di rete, un’invenzione divenuta il fulcro per far funzionare la rete Internet: ordinava, organizzava e dirigeva il traffico internet su migliaia di reti, computer e linguaggi di programmazione. Questa storia è l’esempio concreto dell’evoluzione: da un’invenzione (Internet) ad un’innovazione che ha cambiato il nostro modo di vivere.
La piccola azienda che produceva il router era Cisco Systems fondata nel 1993 proprio da Lerner e Bosack. Il loro prodotto hardware ha consentito la crescita dei siti web che passarono da 250 nel 1993 a 30 milioni nel 2000 favorendo la crescita del traffico internet del 100% nel periodo.
Le vendite di Cisco sono passate da 650 milioni nel 1993 a 48 miliardi di dollari nel 2017, con conseguente incremento del valore di borsa dai 224 milioni del 1990 agli attuali 206 miliardi di dollari.
Oggi per la tecnologia blockchain siamo difronte ad un fenomeno simile: un registro online condiviso da molte parti attraverso la crittografia e una volta inseriti i dati, non possono essere alterati.
Ci sono varie nuove applicazioni della tecnologia blockchain: sistema dei pagamenti, ottimizzazione della “value chain” (dal cliente al fornitore); innovazione trasversale a molti settori economici, tuttavia per ora la cattiva notizia è che queste applicazioni sono incompatibili tra loro, meglio dire, non riescono a dialogare tra loro.
Per capire il problema, se hai dei dati sulla blockchain di Ethereum non puoi spostarli nella blockchain di Bitcoin e viceversa.
Avrete già capito che ci troviamo nella stessa situazione, meglio problema, che si trovava lo sviluppo di internet negli anni ’80, risolto poi con “router” e protocollo. Proprio come per la tecnologia internet, quando blockchain potrà interagire senza interruzioni l’uno con l’altro, questo sarà la grande affermazione della innovazione blockchain. La buona notizia è che dovremmo essere molto vicini a risolvere il problema della interconnessione tra varie blockchain , tuttavia dobbiamo sempre usare la cautela quando ci troviamo davanti a questioni tecnologiche così complesse. Ora torniamo all’azienda Cisco e chiediamoci: quanto sarebbero diventati 10.000 dollari investiti nel 1990 dieci anni dopo (nel 2000)?
La risposta è 9,5 milioni di dollari.
Non è semplice diventare milionari in dollari nei prossimi dieci anni e attenzione, il percorso non è stato lineare di crescita e momenti di forte contrazione dell’investimento ci sono stati, tuttavia i momenti di scoraggiamento sono stati ampiamente ricompensati per coloro che hanno riconosciuto e creduto nel valore dell’innovazione. Anche questa è una bella storia, mentre la cattiva notizia è che non so dirvi quale sarà la prossima “Cisco”, tuttavia vi suggerisco un invito al prossimo evento su blochchain, perché penso che tenersi informati sia il primo passo da fare per decidere dove investire nel futuro.
Se anche tu vuoi sapere di più riguardo Bitcoin e Blockchain, Smartweek, come media partner dell’evento, ti invita lunedì 9 aprile 2018, dalle ore 17.00 alle 19.00, presso Fondazione Fiera Milano (Largo Domodossola, 1 – Milano, Sala ex Biglietteria) al seminario organizzato da GEI, Gruppo Economisti di Impresa, e Fondazione Fiera Milano dal titolo “Blockchain e Bitcoin: Quali Opportunità per lo Sviluppo Economico?“.
L’incontro è aperto al pubblico previa registrazione di questo form.