E’ più Violenta la Bibbia o il Corano?

Si chiama Tom Anderson ed è un ingegnere informatico. E’ lui che per ultimo ha tentato di risolvere la secolare diatriba su quale testo sacro, tra Bibbia e Corano, sia quello che contiene più violenza. In un post pubblicato sul suo blog, l’esperto del web ha spiegato che “per realizzare il progetto si è ispirato al dibattito pubblico in corso dopo i recenti attacchi terroristici collegati al fondamentalismo islamico”.

“Un credo che, se utilizzato realmente per giustificare spargimenti di sangue, deve riflettere inevitabilmente qualcosa di violento”, ha affermato Anderson. Utilizzando il software di analisi di testo da lui stesso sviluppato, chiamato Odin Text, ha analizzato sia il Nuovo e il Vecchio Testamento che una versione in lingua inglese (datata 1957) del Corano.

Un matching che, in soli due minuti, ha analizzato i tre libri, categorizzando le parole presenti sui testi in otto emozioni: gioia, attesa, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa, paura/ansia e fiducia. I risultati hanno disatteso le aspettative: l’analisi, infatti, ha rivelato che la Bibbia contiene, rispetto al corano, un numero maggiore di parole riconducibili alla rabbia e uno minore per termini relativi alla fiducia.

Una seconda analisi ha rilevato come l’Antico Testamento sia molto più violento del Nuovo, superando di ben due volte addirittura il Corano. La soluzione è dunque inequivocabile: l’Antico Testamento sembra essere il libro più violento.

“Abbattimento e distruzione vengono citati più spesso nel Nuovo Testamento (2,8%) rispetto al Corano (2,1%), ma l’Antico Testamento ha fatto registrare addirittura il doppio delle menzioni relative alla sfera emozionale presa in esame (5,3%)”.

“L’obiettivo – sottolinea Anderson – non era quello di provare o smentire che l’Islam fosse la più violenta tra le religioni. Sappiamo perfettamente che Antico, Nuovo Testamento e Corano non sono gli unici insegnamenti presi in esame dai credenti di Islam, Cristianesimo ed Ebraismo”.