Nata a Vienna nel 1981 dall’idea di cinque ragazzi provenienti da Austria, Polonia, Ungheria e Germania Ovest, la European Law Students’ Association (www.elsa.org) è attualmente la più grande associazione indipendente di studenti di giurisprudenza in tutta Europa. Con oltre 40.000 iscritti sparsi in ben 41 paesi, ELSA si adopera costantemente per fornire ai giovani giuristi occasioni di formazione internazionale, con il nobile scopo di promuovere cooperazione e mutual understanding fra diverse culture giuridiche. Tra le innumerevoli opportunità offerte ci sono scambi internazionali, moot court competiotions, periodi di traineeship all’estero e summer school tematiche.
Nel tempo, poi, grazie all’ottima reputazione che l’associazione si è guadagnata nella comunità giuridica, le è stato riconosciuto lo speciale status di osservatore presso le maggiori organizzazioni internazionali fra cui il WTO (World Trade Organization), il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite. Ed è proprio in forza di questo privilegio che, con cadenza regolare, ELSA offre ai suoi iscritti la possibilità di prendere parte a delegation ufficiali per sperimentare da vicino il cosiddetto international decision making.
I posti sono limitati e l’iter di selezione è senza dubbio molto arduo, ma come si dice: “tentar non nuoce”. Ed è esattamente con questo spirito che a fine estate ho fatto domanda per la delegazione presso la Commissione delle Nazioni Unite sul Diritto del Commercio Internazionale (UNCITRAL) con sede proprio a Vienna. Il working group al quale era data la possibilità di partecipare era quello in materia di online dispute resolution, dove da tre anni a questa parte si sta stilando una normativa sovranazionale, con lo scopo di risolvere in modo rapido ed efficiente controversie transnazionali sorte a seguito di transazioni online.