Cosa succederebbe se perdessimo la nostra identità, se arrivassimo a pensare di essere un’altra persona? L’artista Mark Farid vuole provare l’esperienza di vedere con gli occhi di qualcun altro, letteralmente. E l’anno prossimo, se la raccolta di fondi per finanziare questo esperimento avrà successo, ci riuscirà grazie ad un progetto tecnologico.
Mark indosserà per 28 giorni consecutivi un VR Headset (Virtual Reality Headset, degli occhiali 3D che si usano nelle simulazioni e nei videogiochi), che gli permetteranno di vivere la vita di un’altra persona. Mark Farid ha dichiarato che vuole anche capire se ciò che siamo fa parte di una precisa identità individuale o è solo la nostra identità culturale che tende ad avere la prevalenza. “Sono nato e cresciuto in una città, quindi tutto quello che abbia mai visto è stato creato artificialmente. Ogni cosa che sperimentiamo è sintetica.”
Il progetto si chiama Seeing I, e prevede che una persona, l’Input, trascorra un mese indossando un paio di occhiali che registrano video a 180 gradi e audio 3D. Questi dati verranno trasmessi nell’Headset di Mark sei giorni dopo, in modo da dare agli assistenti il tempo di preparare gli stessi pasti che ha mangiato l’input e altri materiali che serviranno per rendere l’esperienza più realistica possibile. Tutto ciò avverrà in una galleria a Londra, dove gli spettatori potranno vedere Mark per tutta la durata del progetto, tuttavia egli non si renderà conto della presenza di altre persone, non togliendo mai il suo elmetto tecnologico.