I rapporti attuali tra Cina e USA sembrano essere ai minimi storici, da quando nel 1979 si instaurò una sorta di calma diplomatica e apparente. A minare questa tranquillità sono state le recenti questioni relative agli attacchi informatici, aggiunte al tema delicato sulla situazione del Mar Cinese meridionale, frutto di attriti tra Washington e Pechino. La visita americana fissata nel mese di settembre, da parte del presidente cinese Xi Jinping, sembra ormai irrimediabilmente compromessa, tanto da gettare ombre e interrogativi inquietanti sui rapporti futuri tra le due nazioni.
Eppure tra le due potenze, durante la seconda guerra mondiale, il legame era ben diverso. Si sentiva in tutto il mondo il profumo di amicizia e alleanza condito da aiuti reali e supporti bellici, al fronte di un nemico in comune tanto scomodo quanto fastidioso: il Giappone.
I primi segnali d’intesa risalgono al 1940, il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, approvò crediti al governo cinese per l’acquisto di forniture da guerra. Segnali che si rinforzarono l’anno successivo, quando gli USA istituirono l’embargo nei confronti del Giappone, a seguito del Patto tripartito firmato dai nipponici con Italia e Germania. Pearl Harbor fu poi la miccia a sorpresa che alimentò il risentimento popolare americano nei confronti del Sol Levante, e che diede motivo per dichiarare guerra a quest’ultimo, consolidando i rapporti con la Cina.