5 Giorni al Voto: una Panoramica sulle Elezioni Amministrative nelle Principali Città Italiane

Referendum costituzionale ed elezioni amministrative: sono questi i due scogli principali che il Governo deve aggirare per poter arrivare alle elezioni politiche del 2018. L’Esecutivo ha chiaramente deciso di giocarsi tutto sul referendum di Ottobre, facendo partire la campagna per il Sì con largo anticipo; Matteo Renzi e il Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi hanno dichiarato che in caso di vittoria del No, oltre a dimettersi, abbandoneranno la scena politica.

Sembra chiaro l’intento di considerare quindi Ottobre il mese dello snodo fondamentale per la vita del Governo Renzi e, in questo senso, la campagna elettorale per le Elezioni Amministrative di domenica prossima sembra essere stata messa quasi in secondo piano sia dal Partito Democratico che dalle opposizioni che hanno già lanciato un fronte, tanto anomalo quanto compatto, per il No. Nonostante ciò l’appuntamento del 5 Giugno è fondamentale sia perché si vota in molte delle principali città italiane sia per avere un indicatore del reale stato di salute di un PD che rischia di essere fiaccato anche dagli scontri accesi, oggi più che mai, al proprio interno.

Dando per assodato che molto difficilmente al primo turno qualcuno dei candidati riuscirà ad ottenere la maggioranza assoluta e che quindi sarà necessario un secondo turno la cui data è fissata per il 19 Giugno, ecco chi sono i candidati sindaco a Roma, Milano, Napoli e Torino.

Roma

giachetti-raggi

Quelle per la capitale sono di gran lunga le elezioni più attese e appassionanti, oltre ad essere state indubbiamente le più discusse. I favori del pronostico sono tutti per il Movimento 5 Stelle che si propone come principale alternativa dopo gli scandali di Mafia Capitale e le ultime amministrazioni particolarmente criticate sia di destra (Alemanno) che di sinistra (Marino). La candidata pentastellata Virginia Raggi ha attirato anche l’attenzione dell’Economist. Anche gli avversari sono però di livello: Roberto Giachetti – candidato principale del centrosinistra – può vantare una lunga esperienza nella Pubblica Amministrazione assolutamente trasparente.

Più complessa la situazione del centrodestra dove le candidature per Roma sembrano obiettivamente aver risentito di una programmazione futura di un quadro politico più ampio: lo scontro Salvini – Berlusconi va letto in un’ottica di conquista della leadership della destra su scala nazionale che ha portato ad una mancata convergenza su un candidato unitario. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sarà cosi la candidata della destra più radicale, Alfio Marchini con la sua lista civica sostenuta da Forza Italia, rappresenterà il volto della destra più moderata. Il rischio è quello di togliersi voti a vicenda favorendo un ballottaggio Raggi – Giachetti.

Milano

Parisi Sala

Quadro opposto ma interesse analogo per stabilire chi sarà l’erede di Giuliano Pisapia. La campagna elettorale a Milano è stata di tutt’altro tenore: si è spesso parlato della sovrapponibilità dei due principali candidati Giuseppe Sala (centrosinistra) e Stefano Parisi (centrodestra).

In effetti la storia di Sala e Parisi è abbastanza simile: alto profilo, curriculum di tutto rispetto, idee politiche tendenzialmente centriste. Qua il ballottaggio tra i due pare scontato, più staccato appare il candidato del Movimento 5 Stelle, l’Avvocato Gianluca Corrado subentrato in corsa alla candidata originale, Patrizia Bedori (evidenziando ancora una volta dei limiti del Movimento nella selezione dei candidati per ricoprire ruoli strategici a livello locale).

 

Napoli e Torino

In entrambe le città tira aria di riconferma per i sindaci uscenti: nel capoluogo partenopeo Luigi De Magistris sfiderà Gianni Lettieri (centrodestra) già sonoramente sconfitto nel 2011 e Valeria Valente, candidata del Partito Democratico indebolita dalle polemiche circa la trasparenza delle primarie dello scorso Marzo.

A Torino Piero Fassino sembra in vantaggio, ma insidiato dalla giovane candidata grillina Chiara Appendino che potrebbe sorprendere al ballottaggio.

Per i primi verdetti aspettiamo domenica.