Come distrarre la massa: il caso Sea Watch

sea watch

Articoli, trasmissioni radio e TV, post su Facebook e Twitter. Tutti sembrano in questo momento, come in molte altre circostanze, concentrarsi su un evento di importanza marginale. Questa volta tocca al caso Sea Watch, che non riassumerò, dato che qualunque quotidiano o telegiornale l’ha già fatto innumerevoli volte negli ultimi giorni. È l’ultima delle polemiche alle quali siamo ormai più che abituati ed il tema è quello dei migranti, che sembra essere costantemente attuale da anni ormai, indipendentemente da qualunque altro avvenimento influenzi il nostro paese.

Il caso in questione ha tutti gli elementi per diventare un eccellente arma di distrazione di massa. Ci sono le ONG stanziate nel Mediterraneo, descritte, a seconda di chi chiedete, come gruppi di salvatori dell’umanità senza macchia e senza peccato, o come bande di trafficanti di esseri umani. Ci sono poi i migranti, ritenuti risorsa necessaria alla sostenibilità del nostro sistema pensionistico e alla crescita dell’economia italiana da parte di alcuni, o invasori pronti ad importare la Sharia e ad imporre uno stile di vita barbaro. C’è inoltre il governo, che non perde l’occasione per occupare tutte le proprie forze in una polemica sterile, con dichiarazioni più o meno disgustose e ben lontane da uno standard che, secondo l’autore dell’articolo, i nostri rappresentanti politici dovrebbero mantenere. Non manca l’opposizione che non fa altro che inseguire il governo, esaltando però l’ONG, facendo del capitano della Sea Watch l’ultima eroina che tiene testa al ministro Salvini e si batte per i diritti dei migranti. Concludo con l’ultimo attore in commedia: la stampa, perché se non ci fosse quest’ultima avvenimenti di questo tipo passerebbero in sordina. Invece, abbiamo prime pagine ed ore di programmazione radio e televisiva che descrivono, sottolineano, elogiano o condannano ogni singolo dettaglio o partecipante nella grande opera teatrale che è il caso Sea Watch.

Insomma, un cast degno di Broadway, senza considerare il fatto che, come riporta il sindaco di Lampedusa, sono arrivati circa 200 migranti negli ultimi giorni sull’isola, ma nessuno ci ha scritto più di due righe. Siete liberi di avere un’opinione a riguardo di questa vicenda, e sarebbe strano non avercela, ma è veramente questo un episodio su cui ha senso spendere così tante energie e parole?

Questo è l’ultimo di una serie di casi che distraggono l’attenzione della popolazione dai veri problemi italiani, che vanno dall’istruzione alla disoccupazione giovanile, dal debito pubblico alla politica industriale (e la lista è potenzialmente molto più lunga). La dinamica di queste polemiche è pressocché sempre la stessa, e ogni volta passa una settimana o più in cui non si parla di altro. E, bisogna riconoscerlo, questa cosa fa comodo sia a un governo che nel concreto sembra portare a casa ben pochi risultati, sia ad un’opposizione che pare incapace di proporsi come concreta alternativa.

Niente di nuovo all’orizzonte.

 

Photo by Atipus