Oggi 21 marzo si festeggia un esserino immateriale e nobile che si chiama poesia. È un’arte nata secoli e secoli fa e che ancora oggi sopravvive, anche se ha meno “follower” di Facebook e Twitter. La poesia è capace di riassumere i sentimenti dell’intera umanità e appunto per valorizzare questa dote millenaria, l’Unesco nel 1999 ha creato la Giornata Mondiale della Poesia, che cade proprio il giorno dell’equinozio di primavera. Il 2000 è stato l’anno in cui questa Giornata è stata celebrata per la prima volta, e ora, sedici anni dopo, festeggiamo insieme a lei ricordando cinque poesie che almeno una volta nella vita bisogna leggere.
Partiamo da Alda Merini, che oggi 21 marzo avrebbe compiuto 85 anni: la Merini in persona ci spiega cosa vuol dire far poesia. Tratta da “Destinati a morire”, la prima strofa di I poeti lavorano di notte si presenta così:
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.